"Il primo Ottobre partiranno, nei Comuni di Sarno- San Valentino Torio e San Marzano, gli Asili Nido pubblici finanziati con Fondi PAC ed aventi come soggetto attuatore Agro Solidale. Quello che vale per questi Comuni associati, non vale per Pagani dove il Sindaco è stato capace non solo di non farsi finanziare lo stesso servizio nel Comune di Pagani (unico escluso) ma ha anche coscientemente e deliberatamente deciso di non accedere ai finanziamenti Regionali (per 700.000,00 euro) per la realizzazione di un Asilo Nido Comunale nonostante tale obiettivo fosse chiaramente indicato nel programma di mandato poi ripreso anche nel DUP 2018", lo scrive in una nota il consigliere comunale Annarosa Sessa. Aggiunge: "Tali incontrovertibili fatti sono stati giustificati con “bugie sconcertanti” e difese a spada tratta del Direttore di Agro Solidale che rimane al suo posto nonostante abbia fatto perdere, per errata trasmissione documentazione, i fondi regionali per VOUCHER Asili nido e micro nido ed ha, addirittura, negato tale circostanza, pur sussistendo atti ufficiali adottati dall’Assemblea Consortile e da lui stesso.

Tutto ciò non ci meravigliain quanto Pagani è governata da un Sindaco che, per le politiche sociali, ha totalmente abdicato al proprio ruolo di Programmazione e controllo, consegnandosi totalmente nelle mani del Direttore di Agro Solidale che è il vero dominus di esse sul territorio di Pagani, i cui cittadini si vedono negati diritti ed aiuti nonostante ne abbiano fatto richiesta e nonostante ne abbiano esigenza oggettiva.

Oltre 100 domande per Assistenza Domiciliare, formalizzate da anziani, giacciono inevase da mesi ed i richiedenti sono costretti a far fronte da soli a bisogni ed esigenze, nessun aiuto o sostegno è fornito “ai cittadini che vivono sotto la soglia di povertà” e finanche il Banco Alimentare – portato avanti da meritevoli associazioni di volontariato – non riceve alcuna attenzione dal Sindaco e da una struttura consortile che si limita a svolgere un mero ruolo “burocratico” senza calarsi nelle realtà territoriali in cui opera e che gli consentono di giustificare la sua sussistenza in vita peraltro costosa.

Per non parlare della MENSA per i poveri (La Mensa del Beato Tommaso Maria Fusco), gestita dalla Parrocchia SS. Corpo di Cristo e Caritas Parrocchiale nei locali in comodato del Carminello ad Arco, che assicura da cinque anni un pasto caldo giornaliero “ai bisognosi di questa città” e che, se solo ricevesse un aiuto economico e/o in alimenti ed altro dal Comune e da Agro Solidale, potrebbe ampliare il servizio fornito a pranzo e sviluppare lo stesso servizio anche di sera.

Sono situazioni, queste evidenziate, che richiederebbero un minimo sforzo per essere affrontate e risolte ma per farlo occorrerebbe anche avere un’amministrazione attenta alle condizioni di vita reale dei cittadini e, particolarmente, di quelli più bisognosi che andrebbero censiti e seguiti".

annarosa sessa

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