Capire con certezza cosa sia successo ieri pomeriggio in via Prisco Palumbo a Nocera Inferiore e verificare se ci siano responsabilità rispetto all’incidente che ha provocato la morte di Antonio Cerrato. L’operaio di 64 anni, dipendente della Nocera Multiservizi, è caduto da un capannone, in località Piedimonte, a quanto pare stava effettuando una riparazione, sull’episodio sono in corso indagini dei carabinieri del reparto territoriale di nocera inferiore agli ordini del tenente colonnello mortari con il coordinamento del pm della procura della repubblica roberto lenza, che non ha disposto l’esame autoptico perché sembrerebbe comunque acclarata la dinamica del decesso, cioè una caduta fatale. I soccorsi sono stati immediati ieri pomeriggio, ma anche inutili, perché per Cerrato non c’è stato nulla da fare. Sul posto l’ambulanza del 118 ma anche i vigili del fuoco di nocera inferiore. Un volo di quasi sette metri dal capannone non gli ha lasciato scampo, il tutto è avvenuto sotto gli occhi di un collega che a quanto pare era in sua compagnia. L’operaio deceduto era in forza alla Nocera Multiservizi azienda comunale che si occupa di igiene urbana, una parte del capannone avrebbe ceduto all’improvviso. L’area dell’incidente è stata setacciata dai carabinieri e il capannone sequestrato, sono state ascoltate alcune persone, altre saranno sentite nelle prossime ore. L’uomo sarebbe andato in pensione tra pochi mesi. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio. Su questo episodio è giunto anche la denuncia della cisal provinciale attraverso il suo rappresentante vicinanza. Serve più prevenzione, la prefettura convochi i sindacati ai tavoli tecnici organizzati con i comuni per la programmazione di lavori sul territorio. Vicinanza ha sottolineato che molti lavoratori senza casco sono ben visibili sui ponteggi della tangenziale di salerno, e che il tutto accade nelle ore drammatiche dell’operaio, Antonio Cerrato, morto a Nocera Inferiore.

 

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