Si conf iovinoè svolto all’insegna della massima cordialità e del massimo rispetto istituzionale, l’incontro tra il rappresentante legale dell’ASD Nocerina 1910, dottor Bruno Iovino, e i sindaci della Città di Nocera Superiore, avvocato Giovanni Maria Cuofano, e della città di Nocera Inferiore, avvocato Manlio Torquato. Il colloquio si è tenuto presso la Casa comunale della città di Nocera Superiore.

Il rappresentante legale della società ha illustrato ai primi cittadini delle due Nocera il lavoro svolto fin ora e ha chiesto alle due autorità cittadine un impegno concreto, nei limiti dei loro ruoli istituzionali, a contattare imprenditori che possano essere interessati a supportare, attraverso sponsorizzazioni, la causa di una società dalla gloriosa storia ultracentenaria come quella rossonera.

Al termine dell’incontro, il dottor Iovino ha consegnato ai sindaci il seguente documento:

“Egregi sindaci,

innanzitutto ringrazio voi e gli assessori presenti domenica sugli spalti del San Francesco per aver accettato il mio invito a essere presenti allo stadio in occasione della gara col Locri. Ringrazio, poi, il padrone di casa, il sindaco di Nocera Superiore, avvocato Giovanni Maria Cuofano, per avermi aperto le porte di questo luogo istituzionale e ringrazio il sindaco di Nocera Inferiore, avvocato Manlio Torquato, per essere presente qui con noi quest’oggi.

Come sapete, dal 5 luglio il sottoscritto ha acquisito la carica di rappresentante legale dell’Asd Nocerina 1910. Da quel giorno, mi sono trovato difronte a un percorso in salita. Per motivi che non è mio compito approfondire, la classe imprenditoriale delle città di Nocera Inferiore e Superiore, si è rivelata sorda ai miei continui appelli di supportare questa gloriosa e antica società. Anzi, spesso ho dovuto riscontrare un clima che, per non usare epiteti peggiori, mi limito a definire diffidente.

Domenica scorsa, la Nocerina ha portato a casa il primo punto, impattando con il Locri al San Francesco. Già la partecipazione dei molossi a questo torneo d’interregionale sa di “miracolo”. Per un’estate intera, infatti, la società rossonera è stata sull’orlo del precipizio. L’abbiamo tirata su prima che cascasse nel vuoto. Io non sono un imprenditore, ma un manager, e così non ho avuto remore nell’alternare incontri con facoltosi potenziali investitori a “collette” tra tifosi, perché ogni euro poteva esser prezioso per evitare che il club perdesse pure il diritto a giocare la quarta serie. Ho fatto l’impossibile. Sono passato da traghettatore a legale rappresentante della Nocerina. La società ha iniziato a fare mercato con un budget da campionati regionali. Adesso, con il supporto delle istituzioni, spero, anzi, mi auguro che il peggio sia passato e la crescita sia all’orizzonte.

Per dare il via a tutto questo, contando sulle limitate forze economiche di un gruppo di veri tifosi della Nocerina, abbiamo provveduto a compiere una serie di sforzi che ci hanno portato a mettere, come si dice, “la palla al centro” anche quest’anno.

Per farlo abbiamo affrontato e superato, con grande spirito sportivo, notevoli difficoltà e tanti sacrifici, tutte le problematiche relative alla partecipazione al campionato: abbiamo iscritto la squadra al campionato, versando la necessaria fideiussione; abbiamo provveduto, a nostre spese, alla sistemazione e al rifacimento del manto erboso dello Stadio “San Francesco”, provvedendo alla pulizia e al diserbaggio degli spalti e degli spazi antistanti gli spogliatoi. Abbiamo tesserato calciatori e tecnici. Abbiamo sottoscritto, attraverso l’istruzione di una pratica presso il CONI e presso lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, una convenzione con la “Libroia”, per l’utilizzo del campo sportivo interno alla caserma.

Abbiamo provveduto all’iscrizione al registro nazionale del CONI per le associazioni sportive dilettantistiche (legge 398/91). Abbiamo provveduto alle visite mediche dei tesserati e alla realizzazione di una squadra di calcio a cinque “under 19”.

Stiamo provvedendo, inoltre, a regolarizzare, nei termini stabiliti dalle normative fiscali vigenti, il modello UNICO 2018, il modello IRAP 2018 e il modello 770/2018, onde evitare nostre omissioni per mancata presentazione dell’adeguata documentazione nei termini previsti.

Nonostante tutto ciò sia stato realizzato con notevoli sacrifici (e grazie all’opera volontaria di alcuni collaboratori) da una parte della tifoseria hanno continuato a essermi mosse spiacevoli accuse. Per questo motivo, ci tengo a precisare, per l’ennesima volta, che alle mie spalle non vi è alcuna cordata imprenditoriale, né legata ai vecchi soci, né a presunti nuovi ingressi in società.

Ciò premesso, con grande rispetto personale e istituzionale, vi comunico che la situazione economica attuale è preoccupante, quasi disastrosa.

Da parte mia, la società ha rispettato il budget previsionale prefissato per la stagione, relativo a una spesa prevista tra 250 e i 280mila euro. Lo staff tecnico ha messo su una squadra tecnicamente attrezzata per raggiungere l’obiettivo prefissato, ovvero il mantenimento della categoria.

Alla luce di quanto innanzi descritto, certo della vostra sensibilità politica e istituzionale – e anche in qualità di tifosi molossi – vi esorto a programmare una sinergia istituzionale tra tutte le forze politiche e imprenditoriali delle due Nocera.

La società ha bisogno di contributi, che possono arrivare attraverso sponsorizzazioni (anche di 3 o 5mila euro). Tutto per mezzo di assegni e Iban, tutto regolarmente fatturato alla luce della nostra politica di trasparenza fiscale. Sarebbe ancora meglio, però, se un imprenditore, o un gruppo di imprenditori, si accordassero per rilevare l’intera società, con o senza il mio contributo. Se mi venisse richiesto, sarei immediatamente pronto a farmi da parte.

La Nocerina ha bisogno di un aiuto concreto, altrimenti c’è il rischio che una piazza così gloriosa scompaia indecorosamente dal panorama calcistico nazionale, dopo quasi 110 anni di storia. Cari sindaci, questa non è una minaccia, ma la costatazione di uno stato di fatto.

Fiducioso in un vostro repentino intervento, vi i miei più porgo cordiali saluti con l’augurio che possiamo, presto parlare di un sogno che si è realizzato, e tornare allo stadio tutti insieme per gridare con sempre più vigore: Forza Molossi!

Bruno Iovino”.

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