I Socialisti cambiano registro. Il gruppo di Nocera Inferiore si propone «per un progetto nuovo che coinvolga nuovamente tutte le forze sane» della città, a partire dal centro sinistra, «nell’esclusivo interesse della città per scrivere una nuova pagina per il rilancio di Nocera». Finisce con una nota stampa la love story tra gli eredi del garofano rosso e Manlio Torquato. Una liaison cominciata nel 2011, con il gruppo riformista fieramente accanto a colui che per tre volte è stato eletto primo cittadino. Nell’ultimo anno il rapporto è andato via via scemando. Prima l’elezione di tre consiglieri, passati immediatamente al gruppo misto e oggi espressione di Campania libera, poi la graduale emarginazione. «Il tempo della ricerca degli equilibri per rendere esecutiva questa amministrazione – si legge nel comunicato d’addio –, pensiamo sia finito e ci teniamo a ribadire fortemente che il silenzio mantenuto dal PSI ha come unica ragione il fatto di non strumentalizzare la crisi che attualmente insiste su questa coalizione». «L’estate è trascorsa e la crisi è svanita. I socialisti non conoscono e non riescono ad immaginare cosa magicamente abbia cancellato questa crisi. Nel mentre ci si rincorre a perseguire gli interessi per la tenuta di questa maggioranza, la città non vede risolte le problematiche legate alla viabilità, alla zona industriale, all’ambiente, al sociale. Tutto ciò evidenzia che questa esperienza amministrativa ha mostrato la sua incapacità a proseguire il percorso intrapreso in precedenza, logorandosi e consumandosi sulla tenuta di un equilibrio politico instabile e precario». Una rottura che coglie di sorpresa Torquato: «Avevo incontrato informalmente un loro autorevole esponente al quale avevo anticipato di voler incontrare i socialisti di qui a qualche giorno. Nella scorsa consiliatura ho sempre garantito ai socialisti, come a tutti i gruppi consiliari, una presenza in amministrazione. Terzo, come mai accade a Nocera e non altrove, a Salerno, ad esempio? Ciò detto questa vicenda può essere messa al momento in stand by». Intanto, il Partito democratico ha riunito il proprio direttivo per parlare di elezioni provinciali. Sarà seguita la linea dettata dal partito provinciale: «Chi vorrà seguire altre strade sarà fuori perché si mette fuori da solo. Nessuno del Pd – afferma il segretario Francesco Scarfò – penso seguirà strade diverse».

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Salvatore D’Angelo

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