Sono partiti in quattro e sono tornati in sette. Prova di forza da parte del Partito democratico e di Campania Libera nei confronti del sindaco Manlio Torquato, che l’altro giorno li aveva messi in mora usando come pretesto la rottura del Partito socialista italiano con la sua maggioranza. Gli eredi del garofano rosso erano stati suoi alleati della prima ora, tuttavia l’altro giorno hanno deciso di rompere la love story.
Il primo cittadino di Nocera Inferiore aveva così chiesto al Pd di prendere posizione: con lui o contro di lui, ovvero con l’amministrazione o con il centro sinistra e i socialisti.
I Dem, e Campania libera, hanno risposto di non voler entrare nella questione, stigmatizzando ambedue i comportamenti, hanno comunque ribadito la loro collocazione in amministrazione e hanno ribaltato la domanda a Torquato.
“Noi tutti – scrivono i quattro consiglieri Dem, i tre di Campania libera e i due segretari politici – non siamo avvezzi a partecipare a tavoli che vanno in una direzione diversa da quella dell’amministrazione; altrettanto il sindaco dovrà riconfermare convintamente la sua collocazione nell’ambito del progetto politico di centro sinistra, in linea con il programma elettorale condiviso”.
Chiaro il riferimento al dialogo che c’è stato tra Torquato il centro destra, come affermato da lui stesso nel post Facebook dell’altro giorno.
“La chiarezza qui espressa va ribadita da entrambe le parti. Qualora il sindaco dovesse per ambizione personale intraprendere strade politiche diverse da quelle attuali – continua il comunicato Pd/Campania libera – ne dovremo prenderne atto ed agire di conseguenza. Al momento – si legge – possiamo solo ricordare al sindaco che i patti si rispettano e che non saremo noi a rompere questa alleanza deludendo i cittadini che hanno creduto nel progetto. Se invece l’obiettivo è diverso, noi come sempre ci metteremo la faccia per Nocera, qualcun altro abbia il coraggio di fare altrettanto”.
Un chiaro segnale a Torquato e a chi sperava in fratture interne al gruppo democratico, di partito e regionale, per tentare un ribaltone senza conseguenze.
La lunga note esprime meraviglia per il fatto che il primo cittadino abbia tirato in ballo Pd e Campania libera e ricorda: “Il Partito Democratico ha sostenuto il sindaco Torquato nei turni di ballottaggio senza entrare in amministrazione nel 2011 e 2012, ha evitato che forze politiche alternative mettessero le mani sulla città e da quelle forze oggi noi tutti continuiamo a rimanere distanti”.
In mattinata pure il PSI, con una nota a firma dei coordinatori cittadini Anna De Maio, Sara Ascione e Antonio Zarrella, è ritornato sul tema e sul post social del sindaco pubblicato all’indomani della rottura. Al sindaco, scrivono i socialisti, “dovrebbe importare e riflettere” sul fatto che “l’attuale amministrazione non è il completamento della esperienza importante precedente, ma un’altra cosa, un nuovo capitolo, a nostro avviso – scrivono – certamente non migliore, che si barcamena tra mantenere gli equilibri politici, resistere al momento realmente fluido della politica, far dimenticare i difficili momenti pre e post elettorali, cercare di superare l‘insofferenza più volte mostrata dal sindaco verso tutte le circostanze difficili, che meriterebbero un approfondimento franco ed equilibrato. Nel frattempo la città sopravvive, anzi indietreggia”.
Salvatore D’Angelo