Il Questore della Provincia di Salerno ha adottato due provvedimenti di Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive (DASPO), della durata di un anno, nei confronti dei due tifosi della squadra di calcio di Angri, già denunciati da personale della Polizia di Stato appartenente al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nocera Inferiore per i reati di violenza e minaccia ad incaricato di pubblico servizio, commessi nel pomeriggio di sabato 15 settembre 2018, a bordo di un treno regionale su cui si erano resi protagonisti di una vile aggressione nei confronti del capotreno, una giovane donna.

Come è noto, il gruppo di tifosi, composto da 26 “ultras”, partì nel pomeriggio da Angri a bordo del treno per recarsi a Mercato San Severino ed assistere all’incontro di calcio, programmato in campo neutro, tra la compagine “A.S.D. Calpazio” e la squadra di Angri “U.S. Grigio Rossi 1927”.

Al momento di salire a bordo del treno, due individui appartenenti al gruppo, privi di biglietto, all’atto del controllo da parte della Capotreno la strattonarono e spintonarono, insultandola con frasi ingiuriose ed espressioni volgari.

Gli agenti della Digos di Nocera Inferiore raggiunsero immediatamente i tifosi, dapprima nella Stazione di Nocera Inferiore e successivamente a Mercato San Severino, provvedendo a filmare e ad identificare tutti i soggetti, tra cui i due aggressori identificati per un 20enne residente ad Angri ed un 25enne residente a Scafati.

Si tratta di due giovani con precedenti di polizia, il primo per reati contro la persona e il secondo per spaccio di sostanze stupefacenti.

I due provvedimenti D.A.SPO., predisposti dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Salerno, che seguono i deferimenti all’Autorità Giudiziaria dei due tifosi, si inseriscono nelle attività di contrasto della Polizia di Stato al fenomeno della violenza in occasione di manifestazioni sportive.Roma, 7 mar. (Apcom) - Violenza sulla moglie e sulla figlia minore. Per questo un 36enne palermitano, con precedenti di polizia, è stato allontanato dalla casa familiare perche ritenuto responsabile di abuso di mezzi di correzione e maltrattamenti in famiglia. La decisione è stata presa dal Gip di Palermo, Silvana Saguto, su richiesta del Pm, Vella Ancora. Il provvedimento è stato eseguito dalla squadra mobile di Palermo.  	Le violenze duravano da anni, soprattutto nei confronti della figlia. L'uomo la insultava scagliandola addirittura in più di una circostanza  contro gli infissi, oltre che sulle scale di casa. Violenze anche sulla moglie, vittima a sua volta di ripetute pratiche vessatorie e di lesioni fisiche. 	L'episodio è emerso nei giorni scorsi quando la giovane madre ha accompagnato sua figlia 13enne all'ospedale per escoriazioni ed ecchimosi. Ai medici le due donne hanno fornito una versione di comodo del fortunoso incidente domestico. Immediata la segnalazione alla polizia che ha fatto scattare le indagini. Il clima di terrore e omertà in famiglia è stato finalmente rotto e la donna ha testimoniato denunciando le violenze domestiche. 	Proprio per rendere più efficace l'azione degli agenti impegnati anche in questo settore, nei prossimi giorni prenderanno il via dei corsi di perfezionamento tenuti dal dirigente della sezione della squadra mobile di Palermo. Si parlerà di prevenzione e repressione di violenze familiari e abusi su minori e donne, ma anche delle dinamiche psicologiche per fare in modo da sostenere le vittime degli abusi, anche alla luce della tipizzazione di nuovi reati nel settore, come lo "stalking".

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