Verrà inaugurata il prossimo 6 dicembre a Nocera Inferiore presso il salone Medioevale del Convento di S.Antonio una mostra che propone opere di artisti (non solo italiani) che hanno saputo interpretare l’istanza di ‘Lirismo critico’ mostrando come nell’ordine di una scelta ‘chiarista’ potesse essere possibile contrapporre alla boria muscolare la pacatezza di una ‘innocenza’ che non si traduce in ‘ingenuità’. Rosario Pinto, curatore della mostra, ha condotto uno studio meticoloso ed accurato su tale tema ed ha messo in luce alcune figure di artisti di tutt’Italia, rileggendone le profilature secondo questa inedita angolazione che ha introdotto di ‘Lirismo critico’, consegnando, peraltro, i risultati delle sue ricerche ad una pubblicazione che argomentatamente discute degli afflati di una linea creativa che fu tutt’altro che timida e rinunciataria e che scelse di stare ‘all’opposizione’ secondo una prospettiva che potremmo definire di determinazione  ‘filosofica’.

Le opere riunite nel Salone Medievale del Convento di Sant’Antonio di Nocera Inferiore forniscono il documentato percorso di una processualità creativa che merita puntuale attenzione, proprio perché, fuori dai circuiti commerciali, consente di verificare la tesi critica di una diffusione della temperie chiarista, che è stata più ampia del mero ambito milanese e padano, configurandosi come efficace possibilità che poteva darsi per la individualità di un artista solo ed isolato di non sottostare alle prescrizioni della retorica imperante.

 

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