La Lega salernitana si mobilita all’indomani del petardo fatto scoppiare davanti alla sede del partito a San Valentino Torio. Questa sera, dalle 19 in poi, ci sarà un presidio in piazza Amendola, luogo dove è ubicata la sezione politica. Ci sarà anche l’onorevole Gianluca Cantalamessa, oltre ai vertici provinciali e locali della Lega. Cantalamessa, coordinatore regionale del partito, rivolgendosi agli autori del raid su Facebook ha stigmatizzato così l’accaduto: “Noi, a differenza vostra, non proviamo rabbia, non abbiamo paura e soprattutto stiamo provando a dare risposte ai tanti eroi senza nomi che vivono nella nostra terra e che chiedono solo sicurezza, lavoro e dignità. Cose che voi non sapete neanche dove stanno di casa”. L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio poco dopo le 16. Il locale che ospita il Movimento di Matteo Salvini non ha subito particolari danni. La porta d’ingresso, che da direttamente sulla strada, è stata leggermente scalfita dai frammenti del petardo che è stato lanciato da sconosciuti. Dopo l’episodio, il coordinatore cittadino, Giovanni Vergati, si è recato dai carabinieri per sporgere denuncia ed ha poi dichiarato insieme agli altri militanti: “Non ci faremo intimidire da questo genere di episodi”. Il coordinatore provinciale, Mariano Falcone, ha detto che “le intimidazioni non ci fermano, anzi ci rafforzano.   “Si tratta di un attacco contro Salvini e contro la Lega. Non ci sono state conseguenze gravi ma, se lo inseriamo nel contesto, quello che ci è accaduto è inquietante”. “Non si deve abbassare la guardia – ha continuato -  chi cerca di sminuire queste cose rischia di comportarsi come chi, negli anni ’70, definiva come ragazzate certi episodi che poi sono andati a sfociare nel clima degli anni di piombo”. Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore a Nocera Inferiore, Giuseppe Grassi che ricorda che anche nella sua città, la notte prima dell’inaugurazione della sede, furono affissi manifesti contro la Lega. “L’episodio – ha detto Grassi – fu denunciato al commissariato di polizia. Qualcuno pensa a bravate di ragazzi, non si può trascurare però altro per cui bisogna interessare gli organi competenti”.

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