Nel 21esimo anniversario della frana di Sarno i geologi italiani lanciano l’allarme dissesto idrogeologico, ribadendo l’urgenza di attuare “una seria politica di prevenzione dei rischi, finalizzata ad una gestione sostenibile del territorio e alla salvaguardia della vita dei cittadini”.

Il Consiglio Nazionale dei Geologi evidenzia che circa il 91% dei comuni italiani č a rischio e quasi 7milioni e mezzo di persone vivono in territori a rischio elevato e molto elevato per frane e alluvioni”. A sollevare la questione č Lorenzo Benedetto, consigliere del CNG in occasione dell’anniversario degli eventi franosi di Sarno che il 5 maggio 1998 provocarono la morte di 160 persone nei comuni di Sarno, Siano, Bracigliano (in provincia di Salerno), Quindici (Avellino) e San Felice a Cancello (Caserta).

In Italia, sono ancora troppe le vittime causate dal dissesto idrogeologico: “Dati pubblicati recentemente – ricordano dal Consiglio Nazionale dei Geologi e – indicano che solo nel 2018, frane e alluvioni hanno causato 38 morti e nel periodo che va dal 2000-2018 hanno perso la vita in totale 438 persone”.

Dati che preoccupano perché, affermano dal CNG, “dopo 21 anni dagli eventi alluvionali di Sarno significa che non abbiamo ancora imparato la lezione”.

“La normativa emanata a seguito dell’emergenza Sarno – aggiungono dal Consiglio Nazionale dei Geologi – ha consentito di compiere un significativo passo in avanti attraverso i Piani per l’Assetto Idrogeologico, a cui purtroppo non sono seguite azioni concrete di mitigazione e gestione dei rischi individuati”. A distanza di 21 anni da Sarno, per i geologi “c’č ancora tanto da fare”.

Sarebbe importante, ecco le proposte del Consiglio: aggiornare i Piani, evitare di costruire nelle zone pericolose, realizzare interventi strutturali e non strutturali, presidiare e monitorare le aree a rischio e operare una seria e continua manutenzione del territorio.

“Tutte queste azioni – conclude Benedetto – devono andare di pari passo con la diffusione della conoscenza nella popolazione dei corretti comportamenti che occorre tenere per salvaguardare la propria incolumitŕ in caso di frane o alluvioni”.
Salvatore D’Angelo

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