Vincenzo De Luca chiede un ulteriore sacrificio ai campani per cercare di arrestare l’avanzata di Covid-19. Si fa di tutto per evitare che il temibile coronavirus, che ha messo in ginocchio le regioni del Nord, attecchisca e si propaghi in Campania.
Oggi pomeriggio, dopo una diretta Facebook dai toni infuocati, il presidente della Regione ha firmato due ordinanze: 15 e 16.
Nell’ordinanza numero 15 ha ordinato, con decorrenza immediata e fino al 25 marzo, che sul territorio regionale «è fatto obbligo a tutti i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. Sono consentiti esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute».
Per situazioni di necessità la Regione Campania intende quelle «correlate ad esigenze primarie delle persone, per il tempo strettamente indispensabile, e degli animali d’affezione, per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora».
Consentita la presenza di un accompagnatore solo «nel caso di spostamento per motivi di salute, ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità» o nel caso di «spostamento per motivi di lavoro», purché di tratti di persone dello stesso nucleo familiare e «in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi».
Con l’ordinanza numero 16, Vincenzo De Luca ha sospeso fino al 3 aprile su tutto il territorio regionale le «attività sanitarie e assistenziali di tutti i servizi sanitari e socio sanitari territoriali semiresidenziali pubblici e privati (riabilitazione estensiva, centri diurni per anziani e per disabili non autosufficienti, pazienti psichiatrici minori e adulti) nonché tutti i servizi sociali a regime diurno attivati dagli ambiti sociali».
lo stesso provvedimento prevede la sospensione di tutti i servizi «ambulatoriali e domiciliari di riabilitazione estensiva e di specialistica», fatti salivi quelli «urgenti e indifferibili».
L’ordinanza differisce la «scadenza di tutti i progetti riabilitativi in corso di validità al 30 maggio 2020».
Al tempo stesso si chiede alle ASL di «rafforzare l’ordinaria organizzazione dei servizi di cure domiciliari, al fine di garantire assistenza e prestazioni sanitarie e socio sanitarie indifferibili a domicilio a soggetti disabili, nonché anziani e adulti non auto sufficienti».
In entrambe le ordinanze, salvo che il fatto costituisca più grave reato, «il mancato rispetto degli obblighi di isolamento domiciliare è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro».
Prima di emanare i due provvedimenti, De Luca ha detto: «Costringeremo tutte le persone individuate a circolare senza motivo a fare la quarantena di 15 giorni. Se ti trovo a passeggiare sul lungomare o stravaccato sulla panchina, in condizioni non emergenziali, ti obbligo a 15 giorni di quarantena, e se la eludi sei passibile di sanzioni penali anche gravi». Il presidente della Regione Campania ha aggiunto: «Ho firmato un’ordinanza che ribadisce che è vietato camminare per strada senza motivo di urgenza o sanitario o di approvvigionamento alimentare, sanitario, e per i proprietari dei cani. Il 90% dei cittadini ha capito che la situazione è seria ma il 10% di irresponsabili va fermato».
Durante la diretta Facebook per fare il punto sulla emergenza Covid-19, De Luca ha parlato anche degli scenari della diffusione della pandemia in Campania. «Una proiezione fatta da qui al 15 aprile dal direttore sanitario del Cotugno mostra 3 scenari: normale, di emergenza, e grave. Calcolando lo scenario più grave, avremo bisogno entro il 14 aprile di 150 posti letto in terapia intensiva. Poi si prevede una curva discendente dei contagi. Quindi dobbiamo reggere un mese e mezzo, due mesi e poi non avremo in Campania un medico che sarà costretto ad affrontare l’alternativa su chi deve vivere e chi deve morire. Perché al nord si deve decidere se ricoverare in terapia intensiva uno con trauma cranico o uno con Covid».
In Campania al momento ci sono 234 positivi, 5 guariti e due decessi.
Salvatore D’Angelo