Ritorna nella sua Palermo, dopo 40 anni di presenza con la Congregazione del Preziosissimo Sangue, Suor Carmelina, la storica suora/insegnante della scuola materna dell’Istituto scolastico della congregazione in via San Francesco a Pagani. Centinaia e centinaia i bambini accuditi con amore, tenerezza, affetto. E in quiescenza per Suor Carmelina arriva il trasferimento e l’avvicinamento a casa, nella sua Sicilia. Con non poca tristezza nel cuore Suor Carmelina lascia Pagani che considera la sua città ed i paganesi una grande famiglia. Non è mancato per lei il saluto della comunità. Una torta in suo onore al termine della celebrazione della Messa a lei dedicata nella storica Chiesa di San Francesco di Paola. Intorno a lei i tanti “bimbi” ora adulti, ragazzi, adolescenti, ed i loro genitori in una serata commovente. Tante le testimonianze di affetto nei suoi confronti. C’è chi ha affidato alla penna ed alla tastiera il suo pensiero. Come quello di una coppia di genitori che scrive: “Cara suor Carmelina, sei stata la seconda mamma per i tantissimi bambini che hanno affollato il vostro convento del preziosissimo sangue a Pagani. Hai donato amore, affetto, ma soprattutto trasmesso sentimenti e valori unici che hanno contribuito a far crescere i nostri bambini (ora quasi tutti universitari ed adolescenti avanzati) nella maniera giusta. Sei stata il punto di riferimento di intere generazioni di questa città, che non può che essertene grata per il ruolo che hai ricoperto e per il contributo che hai dato. Suor Carmelina resterai per sempre nei cuori dei tanti genitori per esserti sostituita alle loro assenze nella crescita e nella formazione. Resterai soprattutto nei cuori dei tanti piccini che con te hanno condiviso momenti spensierati, di gioia, di impegno e mosso i primi passi lontano dalle loro mamme. Hai contribuito, senza ombra di dubbio, a far spezzare quel cordone ombelicale che fino alla scuola materna tiene legato un bimbo alla sua mamma. Con dolcezza e professionalità hai da sempre accolto i tuoi piccoli alunni tra le tue braccia, facendoli sentire sempre protetti e benvoluti, anche lontano dalle mura domestiche. Dopo qualche giorno di inserimento iniziale tutti volevano correre da te a braccia aperte per trascorrere le loro giornate. Come dimenticare i giochi, le recite, le feste in quell’aula della vostra scuola, da sempre punto di riferimento per tutti noi. Ti abbiamo sempre pensata come una cara persona di famiglia, che ha lasciato un segno e che è stata a un pilastro importante nell’ edificazione di quel palazzo chiamato “famiglia”. Grazie di vero cuore per tutto quello che ci hai dato e per tutto quello che hai rappresentato per noi. Ti vogliamo bene e ti auguriamo ancora tanta serenità nel cuore, accanto ai tuoi cari tornando nella tua terra, la tua amata Sicilia che hai lasciato tanti anni fa per una missione andata sicuramente a buon fine”.
“I bambini sono come delle spugne, assorbono tutto quello che li circonda, bene e male che sia. Il risultato viene fuori solo con gli anni, quando crescendo si intraprendono nuove avventure, si affrontano nuovi ostacoli e ci si interfaccia con persone e contesti nuovi. Se il nostro risultato è stato al di là delle nostre aspettative è solo merito tuo.
Cara Suor Carmelina,
è difficile per noi oggi trovare le parole per defraudare tutto quello che sei stata per noi. È passato tanto tempo ma tutti i ricordi vissuti con te e grazie a te sono vivi di dentro di noi. È grazie a te se è nata la nostra amicizia, un legame profondo che riamane solido nonostante i percorsi di vita diversi che abbiamo intrapreso; è grazie a te se abbiamo imparato valori fondamentali che ancora oggi ci guidano nelle scelte. A te dobbiamo le prime letterine scritte, i primi calcoli, il primo approccio con il “mondo dei grandi”. E poi le recite, quei momenti indimenticabili che forse più degli altri ci hanno uniti e ci hanno dato quel senso di responsabilità e quella voglia di fare bene; quanto ci sentivamo importanti, le luci e gli occhi dei nostri genitori puntati su di noi ci davano la sensazione di essere al centro del mondo; quegli spettacolini sono stati la prima possibilità che abbiamo avuto per dimostrare alle nostre famiglie che potevano essere orgogliose di noi. Grazie per averci fatto assorbire la bontà, la genuinità, l’allegria, la serenità di un’infanzia per cui ti siamo e saremo sempre eternamente grati. Ogni traguardo che porteremo a termine sarà la testimonianza dello splendido lavoro che hai fatto in questi anni, con noi e, così come siamo sicuri, con molti altri bambini. Ti portiamo nel nostro cuore sempre, senza di te non saremmo quelli di oggi, senza di te non saremmo le persone che siamo diventate. Per tutte queste ragioni e per tanto altro ancora non possiamo che dirti GRAZIE, perché sei stata la prima persona a cui ci siamo affidati, il primo passo fuori dalle mura domestiche, sei stata capace di conquistare la nostra fiducia in un batter d’occhio e sei stata il pilastro fondamentale per l’inizio del nostro percorso di formazione e di vita, il seme che ha dato vita ad un albero che ci auguriamo possa diventare sempre più grande e più forte. Dal profondo del nostro cuore, con un pizzico di malinconia e tristezza nell’apprendere che stai ritornando nella tua terra d’origine, ti auguriamo ogni bene, certi che sei e sarai sempre nei nostri cuori.
Ti vogliamo bene”.
Aurora Torre