Dimensionamento scolastico, Villani (M5S): “Bisogna opporsi fermamente e fare fronte comune per salvaguardare la qualitŕ dell’istruzione pubblica”
La Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle di Salerno: “L’accorpamento degli istituti scolastici si configura come un vero e proprio taglio alla cultura”
“Sono mesi che, come Movimento 5 Stelle, ci stiamo battendo contro il rischio di riduzione del numero di istituzioni scolastiche autonome su tutto il territorio nazionale previsto in legge di bilancio. Tale provvedimento comporterŕ la fusione di ben 120 istituti scolastici in tutta la Campania, che passerebbe dagli attuali 959 a 839, con conseguente riduzione di personale dirigente, direttore amministrativo e ATA. La perdita di autonomia di queste istituzioni avrŕ un impatto negativo sulle condizioni di apprendimento degli studenti, sulla qualitŕ dell’istruzione fornita e soprattutto sulla sicurezza all’interno delle scuole. In particolare, la riduzione di 150 dirigenti scolastici e 150 direttori amministrativi avrŕ conseguenze gravi sul funzionamento delle scuole collettive”. A dirlo č la coordinatrice del Movimento 5 stelle provincia di Salerno Virginia Villani a margine dell’incontro tra i presidi e la giunta regionale sulla problematica del dimensionamento scolastico.
“L’accorpamento degli istituti si configura come un vero e proprio “taglio” che (ancora una volta) andrŕ a colpire le regioni e i territori piů deboli, incentivando lo spopolamento dei piccoli centri e finendo per incrementare i divari territoriali e aumentare la povertŕ educativa. Si tratta di una scelta politica precisa e scellerata, in continuitŕ con quanto giŕ realizzato in passato dagli stessi governi, un accanimento dettato da una visione “deformata” ed “economicistica” della scuola. In territori ad elevata percentuale di dispersione scolastica, sintomo di evidente disagio sociale, la scuola resta ancora l’unico presidio di legalitŕ e presenza dello Stato. Purtroppo, č l’ennesima scelta sbagliata di questo Governo che danneggia il diritto allo studio degli studenti italiani e in particolare del Sud, giŕ sottofinanziato” -conclude Villani-.