A Castel San Giorgio venerdi mattina presso palazzo di cittŕ come in altri migliaia di Comuni italiani, i Postini della Pace recapiteranno, a mano o per via telematica, una missiva per il Sindaco chiedendogli di intraprendere iniziative atte a qualificare la propria cittŕ come “Ente Locale della Pace”.
Perché prima di ogni guerra, prima di qualsiasi conflitto bisognerebbe interrogarsi sulle brutture sulle atrocitŕ che esso il conflitto puň generare colpendo comunitŕ uomini e donne bambini anziani,
La Cittŕ di Castel San Giorgio raccoglie l’appello del Pontefice e avvia un impegno reale di educazione alla Pace invocando la fine del conflitto in Ucraina.
Con la consegna simbolica da parte di un postino di Pace
Con una delibera di giunta votata all’unanimitŕ il Comune di CastelSangiorgio ha aderito alla lettera-appello per ottenere il Cessate il Fuoco e l’apertura di trattative diplomatiche che vedano l’Italia e l’Unione Europea con un ruolo attivo. L’idea nasce dalla volontŕ dei “costruttori di pace”, un’associazione pacifista nata dalla visione di Luigi De Giacomo in risposta all’invocazione di Papa Francesco che piů volte ha chiesto di fermare il conflitto russo-ucraino.
L’esecutivo, guidato dall’avvocato Paola Lanzara su proposta dell’assessore alla digitalizzazione all’ambiente e alle politiche educative Antonia Salvati. ha aderito all’iniziativa Costruttori di Pace, sottoscrivendo l’appello da inviare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non si tratta solo di un atto formale in quanto č prevista l’organizzazione di incontri e dibattiti, oltre a un percorso di educazione alla pace per i giovani. Come simbolo di quest’impegno l’Ente esporrŕ la bandiera della pace nella sede municipale.
L’obiettivo delle tante amministrazioni locali che hanno aderito a quest’iniziativa, č che si giunga alla fine del conflitto e si cerchino le condizioni per avviare negoziati di pace per arrivare a soluzioni giuste e non imposte.
“Il dovere degli amministratori č quello di non far calare l’attenzione su questa guerra che ha causato tragedie inimmaginabili a popolazioni inermi. Sensibilizzare sui temi della pace e del confronto senza forza imposta č un dovere sia verso chi soffre per l’attuale conflitto sia per i giovani. Dobbiamo garantire un futuro nel quale chi governa usi, come unica arma, il dialogo” ha dichiarato la sindaca dopo l’adesione del Comune alla campagna per la pace. «Si va ben oltre le prime 1300 firme alla missiva, nella quale si chiede di scongiurare in ogni modo “l’incubo della terza guerra mondiale… e di farsi promotore di iniziative diplomatiche atte a rimettere al centro di una nuova Europa l’obiettivo di una Carta dei diritti fondamentali, che impegni i vertici istituzionali ad assicurare ai cittadini prospettive pacifiche fondate sul bene comune, sull’uguaglianza sostanziale, sulla fratellanza, sulla libertŕ e sulla democrazia”».
Inoltre
Dalla richiesta di sottoscrivere personalmente e diffondere la lettera/appello presso la Giunta e tra i vari portatori d’interessi della propria cittŕ, a pubblicizzare il testo della lettera/appello per facilitarne la sottoscrizione da parte della cittadinanza attraverso l’albo pretorio e gli Uffici di Relazioni con il Pubblico Lo slogan che ha guidato la manifestazione č: Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace. Sul sito
www.costruttoridipace.net sarŕ possibile seguire il tracking delle consegne e l’accoglimento delle richieste da parte dei sindaci, con una cartografia aggiornata giornalmente dei “Comuni costruttori di pace”.
Come ha detto il cardinale Matteo Zuppi: «La pace č affare troppo importante per essere affidata a pochi e ci riguarda tutti.