Nella mattinata odierna, a seguito di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento hanno dato esecuzione alla misura cautelare della sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici per 12 mesi nei confronti dell’addetto al1’Ufficio Assistenza Riabilitativa del1’ASL di Benevento, e de1 divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per t2 mesi nei confronti di due legali rappresentanti di società fornitÓci di presidi sanitari, emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, dal Giudice per le Indagini Preliminari de1 Tribunale di Benevento, che ha fitenuto la sussistenza nei confronti dei predetti di gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso, nell’ambito delle procedure per la fornitura di protesi e ausili tecnici per disabili nell’ambito del distretto sanitario di Benevento, fattispecie contestate in concorso con altri soggetti, tra cui figurano alcuni medici prescrittori dell’A.S.L. di Benevento.
Il provvedimento scaturisce da complesse e accurate indagini, eseguite dal Gruppo della Guardia di Finanza di Benevento, che hanno preso le mosse dalle dichiarazioni di un diógente medico del1’ASL di Benevento e che si sono estrinsecate nell’assunzione di sommarie informazioni da persone informate sui fatti, nell’acquisizione di copiosa documentazione analizzata anche attraverso l’ausilio di consulenti tecnici del P.M., nelle attività di perquisizione e sequestro, di intercettazioni telefoniche e ambientali, di analisi dei presidi consegnati agli assistiti beneficiari delle prestazioni e di riscontro plesso i pazienti stessi e i parenti di questi ultimi, di estrapolazione di chat dai dispositivi mobili in uso agli indagati, di analisi bancarie, che hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti sopra indicati.
In particolare, sono stati acquisiti gravi indizi in ordine al delitto di corruzione a carico dell’ addetto a11’Ufficio Assistenza Riabilitativa dell’A.S.L. BN1 il quale, abusando della sua qualita e dei suoi poteri, riceveva sistematicamente consistenti somme di denaro dai titolari di tre imprese sanitarie per compiere atti contrari ai doveri d’ufficio, consistiti ne11’a1tetare la normale procedma di fornitura di protesi, presidi ed ausili tecnici per disabili, mediante l’apposizione nei moduli di codici dei presidi diversi da quelli dovuti al paziente, corrispondenti a presidi differenti e più costosi di quelli da fornire, intenzionalmente scelti tta quelli non Óentranti tra quelli previsti dall’appalto affidato ad un’altra
impresa, in base a ptesctizioni mediche ptecompilate dai medici prescrittori senza indicazione del codice, successivamente inserito dal pubblico dipendente o dai titolari stessi delle sanitarie che così venivano favotite in quanto, con questo sistema, fotnivano presidi che altÒmenti — con indicazione del codice corretto — sarebbero tientrati tra quelli previsti dall’appalto e dunque forniti da altra impresa affidataria dello stesso.
Sono stati xaccold gravi indizi in ordine al fatto che tali condotte avvenivano con il concorso di alcuni medici prescrittori, i quali ficevevano dai titolafi delle imprese sanitarie favodte alcune somme di denaro per formate le prescrizioni di presidi ed ausili tecnici per disabili prive di codici del presidio, nel prescfivere presidi e ausili tecnici non indicati per le patologie dei paziend ovvero superflui e sovrabbondanti, nel non procedere alla visita dei pazienti, attestando invece falsamente di avervi provveduto, nonché ne1 non pzocedeze alle operazioni di collaudo dei presidi, attestando invece falsamente di avervi provveduto, consentendo così alle sariitatie favorite di consegnare presidi diversi da quelli ptescfitti, ovvero di qualita nettamente inferiore, ovvero di non plovvedeie affatto alla consegna del presidio, luciandone il corrispettivo poi liquidato da1l’ASL di Benevento.
In questo modo, mediante l’attività di confezionamento di prescrizioni mediche con indicazione de1 solo presidio generico sen2a Codice identificativo o con codice identificasvo diverso, di inserimento successivo di un codice coifispondente ad un presidio diverso e più costoso, talora diverso da quello strettamente necessario per i pazienti, di predeterminazione dell’impresa privata fornitrice, di indicazione ne1 preventivo di importi maggiorati rispetto a1 valore reale de1 presidio, di consegna al paziente di un presidio di qualità inferiore rispetto a quello dichiarato, autorizzato e liquidato da1l’ASL di Benevento, ovvero nella falsa attestazione di consegna di presidi in realtà mai consegnati ai beneficiari, di doppia, tripla o quadrupla fatturazione di una medesima prescrizione, che veniva pertanto liquidata più volte, venivano eluse le disposizioni vigenti relative al meccanismo di fornitura di protesi e ausili tecnici per disabili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, inducendo in errore l’ASL di Benevento in ordine alla validità e regolarità della procedura, e così le imprese sanitarie favorite conseguivano un ingiusto e cospicuo profitto con pan danno per l’ASL di Benevento.
In pardcolate, le indagini consensvano di raccogliere gravi indizi in ordine alla circostanza che, nella maggior parte dei casi, ai pazienti venivano consegnati presidi meno costosi o anche differenti (ad esempio poltrone “telax” in luogo di presidi tecnici previsti da1 nomenclatore tariffario), mentre alle imprese sariitarie veriiva liquidato l’importo corfispondente al presidio tecnico di valore superiore a quello effettivamente consegnato; in altri casi, al paziente non veniva consegnato alcun presidio, il ciii valore veniva invece integralmente liquidato alle sanitarie favorite, mentre in altre ckcostanze i presidi risultavano falsamente consegnati in favole di soggetti che risultavano gia deceduti. Inoltre, venivano raccolti gravi indizi in ordine a1 fatto che l’ASL di Benevento, indotta in ettore per effetto
della condotta delittuosa sopra descritta, effettuava doppi, tripli, e a volte anche quadrupli pagamenti in tifetimento al medesimo presidio e a favore delle imprese sanitarie favoxite.
Le condotte contestate sono continuate per tre anni ed è stato accertato che in tale pefiodo di tempo le due sanitafie favotite, riconducibili a1 medesimo titolare, hanno avuto un illecito profitto in via di accertamento ma non inferiore ad euro 365.198,99, a fronte di un volume di affari nei tre anni con l’ASL di Benevento pari a fi 1.126.375,39, mentre la terza impresa sanitaóa favorita, ha avuto un illecito profitto in via di accertamento rria non inferiore ad euro 48.856,06 a fronte di un volume di affari con l’ASL di Benevento pari a fi 198.858,48.
Per due medici ptescóttori, per i quali la Procura aveva chiesto l’applicazione di misura cautelare, il Giudice per le indagini preliminafi ha ótenuto sussistente la gravità indiziaria in relazione ai delitti sopra indicati ma non le esigenze cautelari, non applicando pertanto alcuna misura.
Le indagini hanno interessato complessivamente 15 soggetd, compresi i tre attinti dalle misure oggi eseguite, nei cui confronti sono in corso di notifica i provvedimenti di conclusione delle indagini preliminari, ed hanno figuaxdato anche alcune ipotesi di corruzione finalizzate al riconoscimento della pensione di invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento da parte dell’I.N.P.S..
I provvedimenti oggi eseguiti sono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari e i desHriatati delle stesse, nonché i destinatari degli avvisi ex art. 415 bis c.p.p., sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fìno a sentenza definitiva.
Benevento, 6 luglio 2023
Il Procuratore della Repubblica
Aldo Policastro