“Esiste un antico e famoso motto popolare, che recitava “Si Saliern’ teness’u puort’, Napule fuss’ muort”.
In questa logica il Governatore, Salernitano DOC, ha fatto suo il motto popolare, ed in queste giornate di metŕ luglio, con temperatura da graticola, si contrappongono guelfi e ghibellini, ovvero coloro che dicono “no!” e coloro che dicono “si!”, al retroporto a “Nocera”.
In questa “apparente” contrapposizione, stanti i forti interessi che la realizzazione di un retroporto determinerebbe, con scarse ricadute in termini di economia territoriale, ma con rilevante impatto ambientale, soprattutto per aumento del traffico su gomma, entrambe le fazioni contrapposte forse dicono la veritŕ”, č l’osservazione dell’avvocato Alfonso Esposito. Aggiunge: “Mi sovviene un amletico dubbio, vuoi vedere che, nel silenzio di tutti, si sta pensando di localizzare il retroporto effettivamente a Nocera, perň non Inferiore, ma Superiore, in zona depuratore, via Santa Maria delle Grazie, con apertura della strada di collegamento con l’autostrada A30 (Casello di Castel San Giorgio), per intenderci “la tre corsie”?!
Dunque, quando si parla di Nocera si potrebbe far riferimento alla Nocera Soprana!
In questa calura estiva, a prescindere dalla decisione che, come al solito, viene presa altrove, senza considerare il volere dei concittadini dell’Agro, sarebbe perň opportuno, chiedere al Governatore, prima di consentire la realizzazione del retroporto, “opere concrete di compensazione”, pretendendo il riconoscimento per gli ospedali dell’agro del DEA di II livello, e poi magari discutere su come accontentare il volere decisionale, alla luce dell’inevitabile ricaduta per l’impatto ambientale senza perň correlative ricadute economiche; anche se, come al solito, c’č qualche testa “fidelizzata”, surriscaldata non per il caldo, che si ostina a sostenere il contrario!