“Le seccanti notizie, che sempre piů fanno parte della nostra quotidianitŕ.
Nel panorama nostrano, nel silenzio di coloro che dovrebbero quantomeno mostrare “sdegno”, si continua a restare nella totale indifferenza, rispetto a dati fenomenici che, ogni giorno, in modo ciclico ed incessante, si impongono all’opinione pubblica.
I continui sbarchi di immigrati a Salerno, la distribuzione di questi “poveri” sventurati, che nella quasi totalitŕ vengono venduti “due volte”, prima dalle organizzazioni che li trasportano, e successivamente dalle organizzazioni che dovrebbero accoglierli, gestendo i centri di ricovero!
Risultato finale, a tutti sarŕ capitato di imbattersi per le strade cittadine in persone, etichettate come immigrati, che camminano a piedi, o nella migliore ipotesi, con bici “sgangherate”, vagare senza meta, a volte li incontriamo anche dinanzi agli ingressi dei supermercati a fare la “questua”.
Il fenomeno presenta sicuramente contorni complessi, ma č anche vero, perň, che chi dovrebbe fare accoglienza, le cooperative sociali per immigrati, ovvero i centri ed i luoghi a ciň deputati e riconosciuti dalla Stato Centrale, in particolare autorizzati dalla Prefettura, etc., pagati “profumatamente”, sono pochi inclini ad occuparsene, lasciandoli vagare per le strade, senza l’attuazione di un concreto programma di reinserimento e di tutela anche della cittadinanza ospitante.
Ed allora, se davanti ad un fenomeno lapalissiano, sotto gli occhi di tutti, le Autoritŕ alcunché pongono in essere, rimanendo in sordina, non puň destare meraviglia, perché sta diventando nuova “normalitŕ”, che politici, o coloro che si “camuffano” tali, possano risultare percettori di indennizzi sociali, sottraendoli ai tanti bisognosi che proprio da quei politici “camuffati” dovrebbero essere rappresentati, come d’altronde non puň meravigliare che l’abbattimento di una Ponte su di un fiume, Ponte per giunta Abusivo, diventi un momento di attrazione politica, tale da richiamare la partecipazione dei vertici della Regione, gli stessi che nel loro tempo libero si dilettano a farsi riprendere mentre sorseggiano un caffč, lanciando criptici messaggi politici, in territori dove lo Stato, e dunque la stessa Regione, sono totalmente assenti!
Varcata la soglia dell’anno 2000, come per l’anno 1000, si continua a vivere un periodo di Medioevo; occorre solo stabilire se si tratta di Alto o Basso Medioevo, secondo la mia personale prospettazione ci troviamo a vivere in un Medioevo, né alto né basso, ma semplicemente Mediocre”. A cura dell’avvocato Alfonso Esposito.
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