La norma della discordia: lAgro Nocerino Sarnese e lindecisione nel decidere.
Lart. 3 della Legge regionale 7 agosto 2023, n. 19, mette in luce ancora una volta lassenza di una politica unitaria per il territorio.
La mancanza di unitą di intenti, non consente di superare le valutazioni soggettive, e a volte, addirittura personalistiche, impedendo di dare una risposta oggettiva, sulla scorta di dati certi, rispetto alla gestione dei rifiuti, trincerandosi dietro argomentazioni manualistiche, che non trovano alcun reale riscontro.
Nella Regione Campania il costo medio di gestione dei rifiuti urbani pro capite, con gli ultimi dati disponibili, č pari a 203,53 /ab.
Detta incidenza inserisce la Regione al quinto posto tra i pił alti dItalia dopo Liguria, Lazio, Toscana e Valle DAosta, ed č sicuramente il pił alto tra le Regione meridionali.
La legge regionale n. 14/2016 ss.mm.ii. consente la suddivisione dellATO in aree omogenee, denominate Sub Ambiti Distrettuali (SAD), onde organizzare in maniera unitaria uno o pił segmenti del servizio.
LATO Salerno č stato suddiviso in 11 SAD (Sub ambiti distrettuali) al fine di consentire, in base alle diversitą territoriali, una maggiore efficienza gestionale.
I SAD sono a tutti gli effetti delle aree omogenee, individuate in base ai criteri stabiliti dal Piano regionale per la gestione dei rifiuti, in tale contesto lagro č stato suddiviso in
AGRO SETTENTRIONALE che comprende i Comuni di: Angri, Corbara, Pagani, SantEgidio del Monte Albino e Scafati;
AGRO MERIDIONALE che comprende i Comuni di: Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte, Castel San Giorgio, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio e Sarno.
Lart. 3, della Legge del 7.08.2023 n. 19, ha implementato il rafforzamento della governance della gestione, fissando una cadenza temporale, ben definita e ravvicinata, per dare corso ad una scelta unitaria nella gestione e riordino del servizio locale, ovvero dei singoli Comuni appartenenti ai singoli sub ambiti distrettuali.
Ebbene nellAgro Meridionale, la mancanza di unitarietą di intenti, da parte dei sette comuni, incide pesantemente sulle decisioni di un prossimo futuro, perché potrebbe implicare lassunzione dei poteri sostitutivi da parte della Regione, comportando ancora una volta la perdita di una opportunitą, ovvero quella di una scelta unitaria operata realmente nellinteresse dei cittadini utenti, mettendosi nella condizione che le decisioni devono essere calate dallalto. Questo modus operandi crea, ancora una volta, solamente rotture e frizioni, riverberando effetti negativi sullo sviluppo concreto del territorio.
Per intenderci, sono quelle identiche rotture e frizioni, basate su valutazioni soggettive, prive di dati strettamente scientifici, che non hanno consentito, e non consentono ancora, di trasformare il Piano di Zona che racchiude lambito S1 (Comuni di Castel San Giorgio, Nocera Inferiore; Nocera Superiore, Roccapiemonte), in una struttura efficiente (Azienda Speciale, Azienda Consortile), onde dare corso ad una reale programmazione dei servizi sociali nellinteresse degli utenti finali.
Nella gestione dei servizi sarebbe auspicabile che ogni dibattito avesse al centro della discussione il cittadino, considerando due parametri limpatto economico e lefficienza dei singoli servizi, questo sģ che renderebbe la politica al servizio della collettivitą.