E’ botta e risposta per la mensa di don Tommaso a Pagani. contro l’avvio dell’attività di sfratto dei locali dal Carminello ad arco si promette di alzare le barricate. Ma il presidente Gaito spiega che c’è tutt’altra intenzione, riconoscendo il ruolo sociale della Mensa . Stamane l’ufficializzazione dell’ avvio delle procedure per sfrattare la Mensa e la Caritas a firme dal Presidente e del CDA della FONDAZIONE CARMINEllo. Ma dai consiglieri comunali Santino Ruggiero Anna Rosa Sessa si promette che si alzeranno le barricate, affiche cio’ non accada –dicono i due rappresentanti dell’assie cittadina. La Mensa e la Caritas sono due presidi di solidarietà e non consentiremo a nessuno di minarne le fondamenta. CONCLUDONO i due . Immediata la replica del presidente della fondazione Nello Gaito che spiega che allo stato attuale non c’è ancora alcuna istanza di sfratto ma semp0licemnte una richeista di convocazione di mediazione davanti ad un organismo terzo di mediazione. Non si è ancora alla fase di sfratto ma si cerca di trovare una soluzione anche in considerazione del fatto che nel documento dlel’ottobre 2022 arco all’ultimo capoverso è scritto in modo chiaro che si riconosce alla Mensa di Tommaso il suo ruolo sociale: “ In esso si spiegava che ’ la morosità degli ultimi 5 anni a costringere la fondazione ad agire per la richeista di restituzione dei locali..
Oltre a garantire l’uso dei locali dove si svolge l’attività della mensa in questi cinque anni di mandato abbiamo pagato i consumi energetici della stessa mensa per un’importo annuo di oltre 5.000,00 euro Da circa un anno per iscritto e dall’inizio del mandato verbalmente stiamo chiedendo semplicemente di regolarizzare il contratto di detenzione degli spazi occupati. La politica della disinformazione non paga perché le persone riescono a verificare dove risiede la ragione-conclude il presidente che nella qualità di rappresentante legale p. t. della “Fondazione Carminello ad Arco Onlus”,- ll documento che los corso anno fu inviato al parroco don flaviano calenda in qualità di legale rappresentante della caritas , formalizzava la richiesta di riconsegna delle chiavi e dei locali entro il 31.10.2022. Nella fattispecie si contestava la nullità e/o risoluzione del contratto di comodato del 18/10/13 per: a) essere sottoscritto lo stesso dal Presidente della Fondazione Carminiello Ad Arco onlus senza autorizzazione del Consiglio di Amministrazione:
b) per palese conflitto di interessi essendo Don Flaviano Calenda contemporaneamente, nell’occorso. sia Presidente della Fondazione Carminiello Ad Arco onlus che Legale rapp.p.t. della Parrocchia SS Corpo di Cristo e Caritas;
c) per indeterminatezza dell’oggetto del comodato di cui all’art. 1:
d) per aver il Comodatario adibito i locali ad attività diverse da quelle pattuite all’art. 2.
Peraltro l’inutilizzo, per i fini del comodato, di gran parte dei locali da voi occupati impedisce di fatto alla Fondazione Carminello la possibilità di svolgere la propria attività istituzionale.
Fermo tutto quanto innanzi, ritenendo comunque che la mensa per i poveri, anche se esercitata da voi con il solo asporto, rivesta un ruolo sociale per la comunità, comunico la disponibilità a sottoscrivere un nuovo regolare contratto di comodato d’uso gratuito.

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