Le strutture Ospedaliere restano abbandonate a loro stesse.
Il problema sanità dell’Agro è stato accantonato e l’indignazione di questi giorni, per i gravi fatti di cronaca capitati, ha ceduto il passo alla voglia comunque di restare nel “cenacolo” politico, in modo silenzioso.
La struttura societaria può essere rappresentata come una Piramide: c’è chi sta alla base, succube e complice, perché in perenne silenzio, destinato a subire i disservizi, di fatto privato del diritto alla salute, e chi sta al vertice, in posizione privilegiata, che guarda alla vita col sorriso, che può permettersi di ammalarsi, perché può spostarsi per curarsi, che gode del sorgere e del calar del Sole, quello stesso Sole che ahinoi da troppo tempo è “spento” per la maggior parte della gente del nostro martoriato territorio.
Commentare le gesta delle Rappresentanze politiche dell’Agro è semplice, visto che nulla si muove all’orizzonte, a fronte delle mille criticità che attanagliano il nostro territorio, tutte protese unicamente alla conservazione dello status quo.
Poco importa che nel frattempo l’agro nocerino sarnese sprofondi sempre più, perché ormai orfano della sanità, dei servizi e delle infrastrutture e purtroppo, tra un po’, anche quel minimo che viene garantito sarà barattato nei palazzi che contano, ovviamente non nei palazzi locali!
Sembra di essere spettatori del film di Alberto Sordi “Il Medico della Mutua”!
Resta la triste consapevolezza che forse quanto capitato poteva essere evitato, qualcuno poteva salvarsi, ma pazienza è andata così, meglio placare gli animi e tirare dritto sperando che la prossima scontata triste notizia tardi ad arrivare.
E allora dobbiamo chiederci cosa dovrà ancora capitare, quanto tempo ancora dovrà passare prima che qualcosa possa concretamente cambiare per la sanità dell’agro.

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