Qual è il vero Napoli, quello del primo tempo che ne prende due dal Milan e sembra spaesato e senza soluzioni, o quello più offensivo ed aggressivo e veloce del secondo tempo che si prende il punto e va vicino anche al successo pieno? Se lo chiedono in tanti, anche se i tifosi continuano ad essere dubbiosi sull’allenatore Garcia che effettivamente sembra partire sempre col freno a mano tirato, pur sapendo che questo Napoli è costruito per attaccare.
Dopo la sconfitta venerdì a marassi contro il Genoa, un’altra genovese, la Sampdoria, sulla strada della Salernitana di Pippo Inzaghi. Si gioca per la coppa italia, sedicesimi, in un Arechi che non si preannuncia affatto pieno, mentre l’incontro sarà utilissimo per i granata specie per l’allenatore che sta cercando di trovare i giusti automatismi. Qualche cambiamento è certo nell’11 di partenza, ma Inzaghi sa bene che l’amalgama si trova con la compattezza.
Nocerina vicinissima all’ingaggio del nuovo allenatore. Dovrebbe essere, tranne altre clamorose sorprese, Marco Nappi, ex attaccante di serie A e B, che prova a trovare la piazza giusta per crescere anche come tecnico. Conosciutissimo per i suoi funambolismi, in particolare riusciva a correre sulla fascia con il pallone incollato alla testa, palleggiando, per vari secondi, una vera e propria saetta rubia, cioè bionda, così come lo definirono alcuni giornalisti spagnoli. Nippo Nappi, giocosamente chiamato così dalla Gialappa’s Band è stato già in Campania, allenatore a Pomigliano, non andò benissimo, mentre nella carriera da calciatore, stranamente, nonostante ben 17 magliette diverse, mai ha giocato in squadre della nostra regione. Ha raggiunto il massimo con Fiorentina, Genoa, a più riprese, e Udinese. Da tecnico ultima esperienza in Sardegna con l’Arzachena, all’inizio dell’avventura da allenatore vinse uno scudetto cadetti con il Livorno. Nappi potrebbe essere già in tribuna mercoledì al Simonetta Lamberti per il derby del turno infrasettimanale tra Cavese e Nocerina che, come previsto, è stata vietata a tutti i supporters non residenti a Cava de Tirreni, quindi ammessi solo gli aficianados blufonsè. Inutile dire che la Cavese parte favorita e che la Nocerina è già ad una sorta di ultima spiaggia per l’obiettivo promozione, perché perdere significherebbe allontanarsi dalla vetta di ben 8 lunghezze.
Cerca il riscatto nel girone H la Paganese che, attenzione, contro la Gelbison non ha giocato male, tutt’altro, pur avendo subito una sonora sconfitta, la prima stagionale, per tre reti a zero. Azzurrostellati che devono anzi uscire rafforzati dall’incontro di sabato perché hanno avuto occasioni non sfruttate al meglio. Certo, bisogna aggiustare qualcosa la dietro, perché almeno un paio di situazioni subite andrebbero registrate. L’Andria ha gli stessi punti della Paganese, 13, quindi partita che si preannuncia equilibrata, con la possibilità di riavvicinarsi alla capolista Fasano che per ora sembra davvero un rullo compressore.