Sono state rese note le motivazioni alla base della sentenza della Cassazione sulla vicenda giudiziaria ‘Nata storia.
Il fulcro č nel concetto di utilitŕ, rappresentando un imprescindibile paletto. Si tratta di un argomento su cui, in tutti e tre i gradi della giustizia, si sono battuti senza risparmiarsi i difensori di Antonio Cesarano, gli avvocati Massimiliano Forte e Annalisa Califano. Rispetto all’imputazione originaria contemplata dall’art. 416-ter del codice penale, i giudici del merito hanno assolto Bianco, Cesarano, Eboli e Pignataro dal reato di associazione di tipo mafioso, per insussistenza del fatto. Non viene in alcun modo ravvisato il tornaconto concreto che avrebbe fatto scattare il patto politico-mafioso. La Cassazione ritiene che la modifica della destinazione urbanistica del terreno al centro dell’indagine (area a ridosso della chiesa di San Giuseppe a Nocera Inferiore dove avrebbe dovuto vedere la luce una mensa per indigenti\casa per poveri) avrebbe avuto utilitŕ soltanto per la Diocesi di Nocera Inferiore trattandosi di un’idea a carattere caritatevole. Le sentenze dei primi due gradi di giudizio non hanno, per la Cassazione, chiarito quale utilitŕ Bianco – candidato e poi consigliere comunale – avrebbe offerto a Pignataro in cambio dell’offerta dei voti. In ragione dell’utilitŕ intesa come valore di scambio immediatamente traducibile in termini economici.
La Corta di Cassazione (Presidente: BELTRANI SERGIO Relatore: SARACO ANTONIO) si era espressa – oggi le motivazioni – dopo il ricorso degli avvocati GIUSEPPE CINCIONI, PIETRO PASQUALI, ANNALISA CALIFANO, MASSIMILIANO FORTE, GIUSEPPE DELLA MONICA e in ragione della nota degli Avvocati ANNALISA CALIFANO e MASSIMILIANO FORTE che, nell’interesse di CESARANO, avevano replicato alla requisitoria del Procuratore generale, previamente comunicata per iscritto insistendo per l’accoglimento del ricorso.