Scafati: “Prendo atto di essere stato bocciato in consiglio comunale dalla mia maggioranza . sul piano umano e politico”. Un post pubblicato nella tarda serata di ieri dal sindaco di scafati Pasquale Aliberti, ha destato stupore e preoccupazione tra i cittadini di scafati. L’amarezza del primo cittadino all’esito della seduta di consiglio comunale svoltasi ieri pomeriggio nel corso della quale alcuni consiglieri di maggioranza hanno votato una proposta di emendamenti avanzata dall’opposizione che si diversificava rispetto a quella del primo cittadino. Nella fattispecie trattavisi del punto relativo alla questione PIP per la quale il sindaco proponeva una cabina di regia con l’apporto di tecnici per uscire dall’atavico impasse . Dai banchi della minoranza si avanzava di emendare la proposta prevedendo che essa fosse composta non da tecnici ma da consiglieri comunali( 2 per la maggioranza e 2 per l’opposizione e dallo stesso sindaco) . Non sono bastate le motivazioni illustrate da quest’ultimo che tentava di spiegare al parlamentino che non avrebbe avuto senso una regia senza l’apporto di professionisti del settore, l’emendamento veniva approvato e dunque la proposta veniva approvata come modificata dalle opposizioni con il voto di un consigliere di maggioranza, l’astensione di due consiglieri delle forze di governo e la fuoriuscita dall’aula al momento del voto di altri 2 consiglieri di maggioranza. Bocciato dalla sua stessa coalizione, il Sindaco Aliberti (che amareggiato ha voluto affidare il suo stato d’animo ad un post sui social) ha lasciato l’aula aprendo di fatto una crisi politica interna alla sua coalizione che nelle prossime ore verrà affrontate nelle sedi competenti dove si provvederà ad un chiarimento politico e verifica di tenuta della stessa. Un gruppo consiliare quello di maggioranza che appare compatto e che si lascerebbe guidare da una ristretta cerchia di consiglieri che avrebbero deciso di dare del filo da torcere al sindaco nelle scelte e nelle decisioni importanti per la città di Palazzo Majer.

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