Sottoposti a sequestro 108.000 litri di gasolio di contrabbando e 4 autoarticolati. 45 violazioni al Codice della
strada e 3 violazioni alla legge per il trasporto internazionale per 31.486 euro e sospensione della patente a 4
autotrasportatori.
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza e la Polizia Stradale di Udine hanno intensificato i controlli lungo la rete
autostradale, al fine di prevenire e contrastare le pratiche illecite nel settore dell’autotrasporto. Nel corso di
quattro distinti interventi, i finanzieri e gli agenti della stradale hanno intercettato quattro trasporti illegali di
gasolio, sequestrando 108.000 litri di prodotto di contrabbando.
Il gasolio č stato introdotto fraudolentemente in Italia dal confine di Tarvisio (UD), proveniente dall’Ungheria,
risultando in apparenza destinato nelle province di Napoli e Caserta. Il prodotto era scortato da documenti di
accompagnamento non veritieri, che lo identificavano come “miscela di solventi organici” ovvero come “liquido
anticorrosivo”, al fine di occultarne la reale natura. I quattro carichi illeciti sono stati inizialmente intercettati
all’interno delle aree di servizio di Cormor Ovest, Zugliano Ovest e Gonars Nord dai militari del Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria di Udine.
Nell’occasione sono stati sequestrati quattro autoarticolati telonati unitamente al prodotto trasportato all’interno
di 108 fusti di plastica della capienza di 1.000 litri ciascuno. Gli autotrasportatori sono stati tutti denunciati alla
Procura della Repubblica di Udine per la violazione degli articoli 40 e 49 del Testo Unico delle Accise, che
comporta il carcere fino a 5 anni e la multa fino a 10 volte le imposte evase.
In particolare, nel corso dei controlli in autostrada, le Fiamme Gialle sono state insospettite dalle caratteristiche
inusuali delle miscele trasportate. Per questo, hanno effettuato delle prove a campione rilevando, tramite apposita
apparecchiatura, una densitŕ dei liquidi tipica del gasolio, contrariamente a quanto formalmente dichiarato nella
documentazione al seguito dei vettori, cosě constatando una evasione dell’IVA per circa 35.000 euro e delle
accise sui prodotti petroliferi per 67.000 euro.
Dalle analisi chimiche di laboratorio effettuate sul gasolio sequestrato č emerso che il carburante era contaminato
da prodotti da taglio, utilizzati per modificarne la natura e rendere difficile la rilevazione di eventuali illeciti nelle
fasi del trasporto alla rete dei distributori stradali. Il gasolio, una volta immesso in circolazione, avrebbe
determinato effetti altamente deleteri sul funzionamento dei motori degli autoveicoli degli ignari acquirenti, oltre
che nocumento all’Erario per le imposte evase.
Referente: Ten. Col. Francesco Auriemma; Contatti: 3296508792
La Polizia di Stato ha poi verificato la correttezza delle pratiche di trasporto, in ordine al delicato settore delle
merci pericolose, constatando una serie di violazioni tra cui, la falsificazione della documentazione relativa alle
merci trasportate e l’inosservanza delle prescrizioni previste per le merci pericolose e per il trasporto
internazionale. Gli agenti hanno contestato ai conducenti dei mezzi n. 42 violazioni dell’articolo 168/9° del
Codice della strada, n. 3 violazioni dell’articolo 116/15° del Codice della strada e n. 3 violazioni alla legge sul
trasporto internazionale, per un totale di 31.486 euro, decurtando 132 punti dalle patenti, tutte sospese per una
durata compresa tra i 6 mesi e un anno.
In particolare, č stato possibile accertare che i veicoli erano privi dei pannelli arancioni di identificazione delle
merci pericolose, nonché di tutti quei dispositivi di sicurezza che si rendono necessari per poter trasportare il
gasolio quali estintori, lampade di segnalazione, cunei, coni, scheda di sicurezza e dispositivi di protezione per il
conducente. In un caso, l’autotrasportatore era anche privo delle necessarie abilitazioni per il trasporto di merci
pericolose e infiammabili. Trasportare merci pericolose senza le dovute cautele rappresenta un rischio per la
circolazione e l’incolumitŕ pubblica.
I controlli congiunti tra gli agenti della Sezione della Polizia Stradale di Udine e i finanzieri del Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria si inseriscono in un piů ampio programma di interventi stabilito dal Comando Regionale
della Guardia di Finanza e dal Compartimento di Polizia Stradale per il Friuli Venezia Giulia, al fine di reprimere
i reati e aumentare la sicurezza dei trasporti su gomma.
Le frodi alle accise sui prodotti petroliferi arrecano gravi danni alle entrate dello Stato e sensibili effetti distorsivi
alle regole della libera concorrenza, anche a causa delle frequenti infiltrazioni delle organizzazioni criminali.
Inoltre, l’utilizzo di prodotti petroliferi chimicamente alterati puň determinare rischi sia per l’ambiente che per la
sicurezza della circolazione stradale.
Quanto sopra si comunica per il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli
indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla
sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.
La diffusione del presente comunicato stampa č stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Udine (art. 5,
comma 1, D.Lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D.Lgs. n. 188/2021).

Share.

Circa l'autore

Comments are closed.