La Csa di Salerno solleva forti polemiche in seguito all’incontro informativo tenutosi ieri alle 13 presso la sede del dirigente del settore Viabilitŕ della Provincia di Salerno. Convocato per discutere lo stato del servizio operativo di polizia stradale, l’incontro č stato segnato da episodi di discriminazione contro i rappresentanti sindacali.

Durante la riunione, la dottoressa Annamaria Azzato, ex vicecomandante della polizia provinciale e dirigente sindacale, č stata oggetto di un comportamento discriminatorio da parte della presidente della tavola trattante, la dottoressa Antonella Famiglietti. In un contesto giŕ teso, la richiesta della Presidente di limitare la partecipazione a un solo rappresentante per sigla sindacale, nonostante questa restrizione non fosse menzionata nella convocazione e non giustificata dalle attuali normative, ha suscitato l’immediata reazione del nostro sindacato.

“Č inaccettabile che una dirigente sindacale, una lavoratrice e una madre come la dottoressa Annamaria Azzato sia stata discriminata in questo modo. Quando la Presidente Famiglietti ha insistito che dovesse esserci un solo rappresentante per sigla, mi sono alzato e ho deciso di abbandonare la riunione in segno di protesta contro questa ingiustizia. Č intollerabile che una dirigente sindacale venga trattata con tale mancanza di rispetto, soprattutto quando si tratta di discutere questioni cruciali come la condizione lavorativa degli ex dipendenti della polizia provinciale”, ha detto Angelo Rispoli, segretario generale della Csa provinciale. “La dottoressa Famiglietti ha apostrofato la dottoressa Annamaria Azzato con un tono discriminatorio, dicendole “devi andare a lavorare”, un comportamento inaccettabile verso qualsiasi lavoratore, ma ancor piů grave verso una dirigente sindacale. Come Csa, esprimiamo la nostra piena solidarietŕ alla dottoressa Annamaria Azzato e non permetteremo a nessuno di discriminare i nostri rappresentanti. Facciamo appello al segretario generale della Provincia affinché si intervenga immediatamente per ristabilire corrette relazioni sindacali. Invitiamo la dottoressa Famiglietti a rivedere la sua condotta e a moderare i toni, ripristinando un clima di rispetto e collaborazione. Chiediamo all’attuale Presidente della Provincia di prendere posizione su questa vicenda e di assicurare che non ci sia una direttiva politica volta a discriminare il Csa”.

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