Nocera Inferiore, ponte di Santa Croce: “Ancora errori da parte dell’Ente che dovrŕ ottemperare ad una conferenza di servizi risolutiva entro 90 giorni dalla sentenza datata 11 giugno: dopodiché dovrŕ intervenire il prefetto”. E’ il commento del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia nelle parole del capogruppo Giuseppe Odoroso e della consigliera Rosa Giordano. «Č l’ennesima figuraccia dell’amministrazione De Maio. Il ponte di Santa Croce č stato oggetto di un ulteriore intervento da parte del TAR di Salerno che non ha potuto fare a meno di rilevare l’inerzia dell’amministrazione comunale che non perde occasione per dimostrare incompetenza e disattenzione. I giudici amministrativi avevano giŕ provato a richiamare all’ordine l’Ente con un provvedimento datato fine dicembre 2023: per il TAR il comune di Nocera Inferiore avrebbe dovuto concludere una conferenza di servizi per i lavori di ristrutturazione del ponte, chiuso dal 2021. In sei mesi non č stato fatto nulla di concreto.

Peraltro, il disinteresse dell’amministrazione č ancora piů grave se si considera che la Beton cave allo stato non riesce a completare l’attivitŕ volta alla mitigazione del rischio idrogeologico.

Come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia abbiamo piů volte invitato ad una veloce trattazione delle criticitŕ oltre che ad una possibile creazione di uno svincolo autostradale in quell’area: su quest’ultimo punto, nonostante la conferenza di servizi, il sindaco non ha ancora riferito in consiglio.

Incontri, tavoli tecnici inconcludenti e solito balbettio istituzionale. Č chiaro, dunque, perché Beton Cave Srl che patisce la maggior parte dei danni dalla chiusura del ponte, si sia vista costretta a ricorrere nuovamente all’autoritŕ giudiziaria riportando in aula Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, comune di Nocera Inferiore e SPN Spa. La sentenza dell’11 giugno non solo condanna al pagamento delle spese legali ma anche alla risoluzione della questione nel termine di 90 giorni. Dopodiché dovrŕ necessariamente intervenire il prefetto. Davvero era necessario arrivare a tanto? Possibile che in sei mesi non si sia trovata una soluzione concreta? Un atteggiamento del genere č da dimissioni immediate. L’Ente non fa altro che pagare per contenziosi facilmente risolvibili ignorando le proposte e fingendo che tutto vada bene: danni erariali, mala gestione e al contempo passerelle in cui attivitŕ di ordinaria amministrazione vengono presentate come straordinarie. Se la maggioranza avesse senso critico e ammettesse che non c’č nulla che vada bene ci sarebbe giŕ un passo in avanti e invece no, si continua portando avanti una politica retrograda e assolutamente priva di una visione generale. Tornando alla sentenza del TAR il conto alla rovescia di 90 giorni č iniziato: dopo il disastro elettorale riuscirŕ questa amministrazione a recuperare un minimo di credibilitŕ nei confronti dei cittadini?»

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