Si comunica che, in data odierna, militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria
della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione ad una confisca disposta dalla
Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere e confermata, in via definitiva, dalla Corte di Cassazione nei confronti di un
imprenditore di Casapesenna (CE) affiliato al clan dei casalesi – fazione Zagaria.
Il destinatario del provvedimento era giŕ stato condannato, con rito abbreviato, alla pena
di anni sei di reclusione per il reato di associazione mafiosa all’esito di un procedimento
penale instaurato presso la Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale
Antimafia.
In tale contesto, era emerso che, unitamente ad altri imprenditori, facendo leva sulle
conoscenze di Michele Zagaria nella Pubblica Amministrazione, egli si aggiudicava
commesse per lavori pubblici per poi versare una percentuale pari al 5% dell’importo degli
appalti quale corrispettivo della mediazione di Zagaria con i clan dei luoghi dove i lavori
dovevano essere svolti ed elargendo, altresě, ulteriori somme allo stesso Zagaria e ai suoi
familiari.
I successivi accertamenti economico-patrimoniali del G.I.C.O. della Guardia di Finanza
di Napoli hanno fatto emergere significative incongruenze in un lunghissimo arco
temporale (compreso tra il 1997 e il 2015) tra il valore dei beni nella disponibilitŕ del detto
imprenditore e del suo nucleo familiare e i redditi dichiarati o le attivitŕ economiche svolte.
Tale circostanza, sintomatica di un’illecita accumulazione patrimoniale protratta nel
tempo, č alla base della confisca irrevocabile eseguita in data odierna, avente ad oggetto 5
societŕ, 12 autoveicoli, 2 natanti, 9 rapporti finanziari, 5 immobili e 7 terreni per un valore
complessivo di oltre 4 milioni di euro.