Come NO PIP – Rete a difesa del suolo siamo sinceramente esterrefatti dalle dichiarazioni rese all’emittente Telenuova dal Direttore Generale dell’ASL Salerno Gennaro Sosto in merito alla costruzione di una Casa di Comunità in località Fiano, il quale incomprensibilmente ritiene che una programmazione del tutto interna all’ASL stessa sia sufficiente a costringere i cittadini di Nocera Inferiore ad accettare supinamente ogni decisione in tal modo assunta.
Inoltre, il Dir. Sosto lascia intendere che si tratta di un progetto realizzato in tutta fretta ed al semplice scopo di raccattare i fondi europei destinati alla realizzazione delle Case di Comunità (la cui capillare diffusione sul territorio invochiamo e desideriamo!), senza tenere in considerazione le numerose ragioni che depongono a favore dell’utilizzazione delle strutture preesistenti che, con minori costi e con una migliore resa nell’erogazione del servizio, possono essere riconvertite al fine di garantire una quantomai necessaria medicina di prossimità.
Erigere una Casa di Comunità a Fiano non ha invece nulla della prossimità e dell’efficienza ma, per giustificare l’ennesimo inutile scempio delle risorse del suolo dell’Agro, il Dir. Sosto si ostina a sostenere il falso: le Case di Comunità sono sì alternative alle strutture ospedaliere, ma ciò non implica affatto che queste debbano realizzarsi – a differenza degli ospedali – in aree lontane, malservite e, in ogni caso, troppo ampie per poter concretamente soddisfare le esigenze per le quali le Case sono concepite e realizzate, peraltro comportando un enorme ed irrimediabile impatto ambientale proprio in quelle zone.
Invitiamo pertanto i soggetti coinvolti nella realizzazione di questa pessima idea – l’ASL Salerno ma, soprattutto, l’Amministrazione comunale responsabile dell’adozione della variante urbanistica – a tornare sui propri passi.
Intanto, come Rete NO PIP, ci siamo già attivati per mettere in campo ogni possibile azione che possa bloccare questo ennesimo scempio ambientale e contiamo (come sta accadendo per l’allargamento dell’area PIP di Fosso Imperatore) nella partecipazione attiva di tutta cittadinanza che ha a cuore il futuro del nostro territorio.
Rete NO PIP – A difesa del suolo