Personale della Polizia di Stato, appartenente alla Stradale di Salerno, in data 1 agosto
2024, ha sottoposto a controllo un’autovettura identificandone a bordo due persone,
originarie del napoletano, ritenute responsabili di una truffa aggravata, in danno di
persona anziana, consumata in provincia di Enna.
I fatti delittuosi, accaduti in Villarosa (EN), venivano conosciuti dai militari dell’Arma
dei Carabinieri di quel Comando Stazione allorquando la parte offesa produceva atto di
denuncia-querela in cui riferiva di essere rimasta vittima di un raggiro attuato in proprio
danno attraverso l’espediente dell’incidente stradale occorso al proprio figlio che, resosi
responsabile dell’investimento, con conseguente ferimento e gravi lesioni personali, di
una giovane donna in stato interessante, rischiava l’imminente arresto da parte delle
Forze dell’Ordine, cosi come prospettatole anche da un sedicente appartenente all’Arma
dei Carabinieri.
Al fine di scongiurare l’attuazione della misura cautelare in danno del proprio congiunto
T’anziana signora si determinava a consegnare all’incaricata la somma di contante di 600
Euro e gli oggetti preziosi custoditi in casa.
Le iniziali investigazioni sul caso permettevano ai Carabinieri operanti di acquisire utili
informazioni sull’accaduto individuando il presunto veicolo utilizzato per commettere il
reato.
Le ricerche dell’autovettura, ovvero un veicolo preso a noleggio, venivano subito estese
ai vari Uffici territorialmente competenti, ma con esiti inizialmente negativi, per tali
ragioni le ricerche venivano estese, per il tramite dei Centri Operativi Autostradali di
Lamezia Terme e Sala Consilina, anche alle pattuglie della Polizia Stradale impegnate
sull’arteria dell’A/2 Autostrada del Mediterraneo.
Tale monitoraggio consentiva, ai componenti delle unitŕ operative della Polizia Stradale
di Sala Consilina, di individuare il suddetto veicolo all’altezza dallo svincolo dell’A/2
Autostrada del Mediterraneo di Padula-Buonabitacolo.

A bordo del veicolo venivano identificati due soggetti E. E. classe 1978 e L.R. classe 1993,
persone gravate da pregiudizi di Polizia, che venivano sottoposti aperquisizione
personale. All’esito di tale attivitŕ venivano ritrovati in possesso di un ingente
quantitativo di denaro e di svariati gioielli.
Le successive attivitŕ di indagine consentivano agli inquirenti di attribuire parte dei
monili rinvenuti proprio alla persona offesa.
A conclusione delle attivitŕ, viste le risultanze investigative acquisite, le due persone
venivano deferite, in stato di libertŕ, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Lagonegro.
Nel rispetto della vigente normativa in tema di comunicazione istituzionale, si evidenzia
che gli addebiti provvisori, contestati nell’attuale fase delle indagini preliminari,
dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento enei successivi gradi di giudizio.
La responsabilitŕ penale degli indagati sarŕ accertata solo all’esito del giudizio con
sentenza penale irrevocabile.

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