Torno sulla vicenda del calendario venatorio e della sospensione della preapertura della stagione di caccia, per denunciare l’inaccettabile immobilismo della Regione e l’assoluta incompetenza dell’Assessore regionale Nicola Caputo e del team di “super esperti” che lo circonda.
Immbolismo e incompetenza che hanno determinato, per l’ennesima volta, un danno enorme ai circa 40 mila cacciatori campani. A loro, la Regione ha imposto di pagare per tempo quanto dovuto per esercitare l’attività venatoria, ma la stessa intransigenza non l’ha mostrata verso se stessa. Se infatti il calendario fosse stato pubblicato nei termini della legge 157/92, e cioè entro il 15 giugno, ci sarebbe stato tutto il tempo per affrontare e risolvere questa situazione, senza arrecare disagio ai cacciatori, che avrebbero potuto decidere se rinnovare o meno il porto d’armi, se iscriversi o meno agli Atc, se sborsare o meno circa 300 euro per balzelli vari.
Mi rivolgo allora all’Assessore Caputo: perché la Regione non ha approvato nei tempi stabiliti dalla legge il calendario venatorio? Quali provvedimenti intende adottare verso questi “super esperti” che, invece, hanno sbagliato tutto? Perché non si procede immediatamente a chiedere al TAR la revoca del Decreto che ha bloccato la preapertura della stagione venatoria? Non crede l’Assessore che si sia superato il limite e che quindi sia doveroso rassegnare le dimissioni?
Attendo fiducioso delle risposte. E, con me, le attendono i 40 mila cacciatori campani, stanchi di tutta questa incompetenza.