“Un vero e proprio agguato con spranghe e tentativi di speronamento” nel mirino anche i bambini ed i ragazzini. Una domenica triste, da dimenticare , una pagina buia per il calcio locale che va stigmatizzata senza se e senza ma e con il calcio ed i valori che ne rimangono in esso, non ha nulla a che vedere. Tutti vestiti di nero, con giubbotti, cappellini e felpe con cappuccio calato sul viso e armati di spranghe e bastoni, in almeno una quindicina, hanno atteso i tifosi della squadra della Costiera Amalfitana lungo la strada del rientro. La banda di teppisti ha sbarrato la strada alle auto dei tifosi ospiti, nelle quali c’erano anche donne e ragazzini, e si è scatenata una inaudita violenza
Nel mirino di pseudo tifosi sono finiti i supporters del Costa d’Amalfi, di ritorno dalla trasferta di Palma Campania. I giovani sostenitori della compagine approdata quest’anno per la prima volta in serie D sono stati presi a bersaglio da un gruppo di teppisti che li ha attesi, a mo’ di un vero e proprio assalto, in autostrada A1 da un gruppo di facinorosi, che il presidente dei costieri Nicola Savino ritiene scollegati dalla tifoseria organizzata Palmese. Il patron del costa d’amalfi denuncia, d’altronde come testimoniano anche alcuni video che girano in rete in queste ore, una violenza inaudita, a freddo un’aggressione a colpi di spranghe, bastoni e pietre, proseguita in autostrada, con vari tentativi di speronamento. Una furia che non ha trovato freno nemmeno alla presenza di donne e bambini, anzi. “Una pagina nera, triste e squallida, che non ha nulla a che vedere con i valori dello sport.” denuncia il patron maiorese, che ha quindi ringraziato le forze dell’ordine, intervenute successivamente ed attivatesi sul caso, avviando le prime indagini, vagliando tutte le ipotesi. Il presidente del Costa d’Amalfi, , a nome di tutti i tesserati, ha poi espresso la totale vicinanza, e solidarietà, verso i propri supporter presenti ieri al seguito della squadra; nonché il più profondo disprezzo per quanto accaduto per il riprovevole episodio che ha visto protagonisti il gruppo di teppisti non riconducibile alla tifoseria locale, che hanno atteso la comitiva di supporter biancoazzurri accorsi a sostenere la squadra di mister Proto mettendo in atto un VERO E PROPRIO RAID. Trogloditi senza onore che non si sono fermati nemmeno di fronte alle donne ed ai bambini che facevano parte della comitiva dei tifosi ospiti”. L’auspicio –ha concluso il presidente Savino è che i responsabili possano essere prontamente individuati e messi di fronte alle proprie responsabilità al cospetto della giustizia. Le immagini di quanto accaduto sono state registrate da alcuni cittadini di Palma Campania e ora sono al vaglio degli investigatori che stanno cercando di risalire all’identità degli aggressori. Sulla vicenda è intervenuto il parlamentare Francesco Emilio Borrelli, con una durissima presa di posizione.
“Non sono tifosi ma criminali. Stretta necessaria sul fenomeno per fermare le guerriglie urbane –ha scritto l’esponente poltiico partenopeo , Teppisti armati di spranghe e pietre assalgono le auto dei supporter amalfitani. Ancora una volta il calcio ed il tifo si sono trasformati in violenza. Una domenica da incubo per i tifosi del Costa d’Amalfi che nel post gara della trasferta napoletana di Palma Campania sono stati aggrediti da un gruppo di teppisti .Il gruppo di violenti ha atteso la comitiva di supporter biancoazzurri – raccotna Borrelli- portando a termine un vero e proprio agguato. “Un’altra triste e nera pagina della cronaca che nulla ha a che vedere con lo sport. Ci auguriamo che il gruppo di assalitori venga al più presto individuato e condannato in maniera esemplare. Se tali episodi, soprattutto nelle serie minori, diventano sempre più frequenti, è evidente che occorre mettere in campo delle contromisure diverse da quelle proposte sino ad oggi. Le città che ospitano le partite vanno blindate e bisogna assicurarsi che gli ultras, quelli che documentalmente sono i più violenti, i pregiudicati, vengano monitorati e tenuti alla larga dalle zone rosse.”- ha dichiarato Borrelli a cui diversi cittadini hanno inviato i filmati dell’agguato. Nel frattempo sono arrivati anche i messaggi di solidarietà e vicinanza della Palmese calcio , che sul campo si è imposta per due reti ad una.
Una giornata di sport si è trasformata in un incubo per i tifosi del Costa d’Amalfi, vittime di un’aggressione al termine della partita di calcio di serie D a Palma Campania. Il sindaco di Maiori, Antonio Capone, ha espresso una ferma condanna degli eventi, sottolineando la gravità dell’accaduto e richiamando alla responsabilità le forze dell’ordine.
«È una dura condanna quella che a nome della comunità di Maiori esprimiamo verso gli episodi sgradevoli ed ingiustificabili, che nulla hanno a che vedere con i veri valori dello sport. – ha dichiarato Capone – Quanto accaduto oggi alla tifoseria del Costa d’Amalfi è infatti vergognoso e inaccettabile», ha aggiunto, chiedendo un’azione decisa perche’ SIA FATTA GIUSTIZIA.
Sui social –RIPORTA IOL PORTALE DELLA COSTEIRA AMALFITANA il vescovado- la testimonianza di una madre di Maiori, presente alla partita con i suoi figli e anch’essa vittima dell’aggressione, amplifica la richiesta di giustizia. «Picchiati con mazze di ferro come animali, ragazzi ricoverati al pronto soccorso, donne e bambini terrorizzati», ha raccontato la donna, evidenziando la mancanza di sicurezza e l’inefficacia degli interventi di protezione sul posto. «Oggi cerchiamo giustizia perché lo sport non è questo» avrebbe sottolineato.

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