In riferimento alla odierna riunione si segnala che il problema delle aggressioni al personale sanitario parte da una necessità di riorganizzare tutta la complessa filiera e pertanto sono molte le azioni da mettere in campo sia strategiche che procedurali.
Da un punto di vista strettamente di tutela fisica qualsiasi azione da mettere in campo a partire da postazioni di polizia, esercito, vigilanza e Body Cam sono misure su cui si devono chiaramente definire tempi e modalità in una tempistica certa e non più rinviabile.
La ASL di Salerno su nostra sollecitazione ha avviato la procedura per l’acquisto di 500 Body Cam e sembrerebbero essersi concluse tutto l’iter burocratico amministrativo anche relativamente al rispetto della riservatezza dei dati personali e pertanto se ne chiede l’immediata fornitura a tutti gli operatori inseriti nei percorsi di emergenza urgenza.
Per quanto attiene invece la vigilanza all’interno delle strutture sanitarie, per la maggior parte servizi esternalizzati, si chiede di rivedere l’appalto e aumentare le loro competenze e responsabilità ad ostacolare fatti gravi di aggressione sia fisica e verbale, quest’ultima che nella quotidianità assurge ad attitudine comportamentale con cui utenti e loro parenti si rivolgono nei confronti degli operatori sanitarie, atteso che in assenza sembrerebbe essersi ridotto a portierato armato/disarmato che nel concreto non risponde alle mutate esigenza di tutela e difesa dei lavoratori.
Si chiede un nuovo Sistema Informatico Ospedaliero, con realizzazione di una piattaforma territoriale integrata di gestione dei principali processi ospedalieri presenti nelle Aziende Sanitarie e della Centrale Operativa servizio 118.
Una piattaforma che consenta di leggere il flusso territoriale dei diversi Pronto Soccorso, e ambulatori annessi (PS Pediatrico, PS Chirurgia Pediatrica, PS Ginecologia, PS Oculistico; PS Ortopedico; PS Otorino) OBI, Rianimazione, Medicina D’ Urgenza, Chirurgia d’Urgenza e Neurochirurgia.
Per poter ottimizzare i percorsi assistenziali e una gestione interna, il programma deve prevedere una comunicazione mobile, che consenta oltre al Medico, al Bed Manager, al Case Manager, all’Infermiere di Processo e al Care nursing di osservare sia il percorso clinico e diagnostico, al fine di costruire un percorso di cura dell’assistito uniforme e condiviso, nel rispetto delle normative regionali e nazionali.
Necessita una mappa on line dei posti letto disponibili in ospedale e nel territorio, presso le strutture dedicate alla post degenza anche attraverso una integrazione pubblico-privato accreditato, per rendere più veloce, efficiente ed equo il servizio di allocazione dei pazienti. (COT, Case di Comunità, Ospedali di Comunità)
Il Nuovo Sistema Operativo Ospedaliero impatta diversi percorsi sanitari:
Pronto Soccorso
Ricovero
Ambulatoriale
Operatorio
Centro Unico di Prenotazione (CUP)
Necessita pertanto trasparenza, responsabilità tracciabile e controllo del “posto letto” che ad oggi sembra legata a una cornetta telefonica anonima e spesso senza un controllo territoriale poiché mancano punti di riferimento a cui potersi rivolgere.
Come CISL FP pertanto chiediamo che sugli aspetti organizzativi, materia deputata al confronto sindacale, ci si adoperi per tentare di pianificare nuove procedure, adeguati modelli organizzativi ed individuare i responsabili di processo attraverso una riorganizzazione seria e concreta atteso che gli attuali modelli organizzativi di ASL e AOU sono datati e non idonei ad affrontare i nuovi modelli assistenziali che le nuove esigenze di salute della comunità di riferimento chiedono a propria tutela e salvaguardia.
Il Segretario Provinciale
Alfonso Della Porta

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