I temi dell’ambiente e della salute tornano al centro del dibattito cittadino. Troppo spesso,
infatti, l’area dell’Agro Nocerino Sarnese rimbalza sulle pagine della cronaca locale per
avvenimenti non rassicuranti. Lunedì 14 ottobre, alle ore 16, presso il Palazzo di Città di
Nocera Inferiore, la Cgil di Salerno, lo Spi Cgil Salerno e lo Spi Cgil Napoli e Campania, con il
patrocinio del Comune, approfondiranno questi temi sensibili con le massime istituzioni del
territorio.
Il fiume Sarno, tanto per cominciare, chiede cura e attenzione. Lo stesso dicasi per i cittadini
che troppo spesso, anche per la scarsa salubrità dell’ambiente, sono costretti a pagare un
prezzo troppo alto, in termini di salute. Anche la sanità sarà al centro del focus proposto. Il
presidio ospedaliero Umberto I è in continuo affanno per una carenza di personale a cui, pur
con alle spalle mesi di protesta e di allarmi chiari lanciati all’indirizzo delle autorità sanitarie,
nessuno ha inteso sopperire. Il risultato di questa grave situazione è sotto gli occhi di tutti,
fin dai primi passi che un paziente muove nel pronto soccorso.
Dopo i saluti istituzionali del Primo Cittadino della città di Nocera Inferiore, Paolo De Maio e
del Segretario Generale Cgil di Salerno Antonio Apadula, introdurrà e coordinerà i lavori il
Segretario Generale dello Spi Cgil, Arturo Sessa. A seguire, gli autorevoli interventi di
Antonio Capezzuto, Segretario Generale Fp Cgil Salerno; Primo Sergianni, Direttore Sanitario
Asl Salerno e Michele Buonomo, Direttivo nazionale Legambiente. L’intervento di chiusura
dei lavori sarà affidato a Franco Tavella, Segretario Generale SPI Cgil Campania e Napoli.
«E’ necessario stringere un patto, onesto e franco tra cittadini, amministratori e istituzioni
del territorio – spiega Arturo Sessa-. Il rapporto tra ambiente e salute è vincolato da un
legame profondo: sono due anelli di una catena stretta, attaccata, eppure così fragile. Se il
territorio è malato, lo sono anche i cittadini. Se i cittadini si ammalano, gli ospedali sono
sempre più in affanno. La nostra proposta è sempre la stessa: investire in politiche virtuose,
sostenendo il territorio con strategie mirate alla bonifica dei luoghi che implorano da tempo,
dignità e decoro».

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