così i consiglieri comunali di minoranza di Roccapiemonte Giuseppina Polichetti, Luisa Trezza, Giovanni Adinolfi e Giuseppe Ciancio definiscono il ricorso al Consiglio di Stato contro la delibera di approvazione del Puc.
In questa fase preferiamo non avventurarci in discorsi squisitamente giuridici ( NON è QUESTA LA SEDE), ma occorre precisare che una delle nostre funzioni è quella di controllare l’operato di questa amministrazione: riteniamo che questo piano non abbia alcuna “visione” di territorio, oltre che essere, a nostro avviso, viziato nella sua approvazione.
Assisteremo, in questi giorni, alla solita campagna di strumentalizzazione e di mistificazione dell’avversario, che questo sindaco porta avanti già da molti mesi e ci teniamo, quindi, a fare alcune precisazioni:
-l’appello proposto non sospende l’esecutività della sentenza di primo grado e quindi l’ente, legittimamente, può procedere a dare attuazione al piano urbanistico;
-chiunque voglia investire sul nostro territorio può farlo, non lasciatevi abbindolare dalle solite storielle del lunedi;
– i costi del giudizio sono a totale carico degli scriventi, che da più di due anni denunciano la cattiva gestione economico- finanziaria del nostro Comune e sono aperti a qualsiasi dibattito pubblico, al fine di evidenziare tali mancanze.
Chi ci conosce sa bene che non rappresentiamo interessi particolari, non abbiamo clienti e/o sponsor, cerchiamo semplicemente di dare un contributo, con le nostre azioni, allo sviluppo e alla vivibilità del nostro paese, frazioni comprese.
Siamo uomini e donne libere al servizio di questa comunità e che si assumono la responsabilità di dissentire, nelle sedi deputate, dai provvedimenti adottati da questa amministrazione, consapevoli che i cittadini potranno liberamente giudicare il nostro operato. E non ci fermeremo neanche al Consiglio di Stato» – hanno concluso i quattro consiglieri comunali di opposizione Polichetti, Trezza, Adinolfi e Ciancio.