L’Umberto I di Nocera Inferiore mostra segnali positivi e di crescita soprattutto in alcune branche come quella cardiocircolatorio e nervoso che si attestano su un livello medio. . E’ quello che emerge dalla relazione del PNE, lo strumento di valutazione a supporto di programmi di audit clinico e organizzativo dell’AGENAS ,l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali sanitari . esso non solo fotografa lo stato di aderenza agli standard richiesti degli ospedali, ma anche lo stato di salute delle strutture della provincia . il report per la provincia di Salerno menziona ovviamente oltre all’azienda ospedale Ruggi anche gli ospedali dell’agro nocerino sarnese. l’ospedale di Nocera avrebbe rilevato invece un livello tra il basso ed il molto basso in tutte le altre aree cliniche. Giudizio negativo nell’area relativa alle gravidanze ed ai parti che raggiungo il 38,.7 percento per tagli cesarei. L’area osteomuscolare è poi 25 punti sotto lo standard nazionale richiesto, , e il settore delle patologie respiratorie, dove si registra una percentuale di broncopolmonite cronica riacutizzata, con mortalità a 30 giorni, del 19 per cento, contro il 9,5 per cento richiesto. Male anche la chirurgia oncologica e la nefrologia-si legge- passando all’ospedale Andrea Tortora di Pagani si evidenzia un livello di aderenza medio anche con la chirurgia oncologica. Al martiri del villa malta di Sarno livello medio raggiunto per l’area cardiocircolatoria e quelle delle gravidanze e parto, bollino rosso invece per quella osteomuscolare respiratoria, chirurgia generale e nefrologia. Parlando invece dell’azienda ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno Si confermano percentuali di altissima qualità per il cardiocircolatorio e l’osteomuscolare .Percentuali di altissima qualità si confermano per i by-pass aortocoronarici, dove si nota una bassissima mortalità a 30 giorni dall’intervento (0,5 per cento), così come per le valvuloplastiche o sostituzioni di valvole cardiache (1, 44 per cento mortalità a 30 giorni). ?n’aderenza alta agli standard nazionali interessano l’area osteomuscolare, dove le fratture al femore operate entro due giorni si attestano al 63,26 per cento. In calo, invece, l’area del respiratorio, che mostra livelli molto bassi. In negativo le percentuali di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da chirurgia conservativa per tumore alla mammella, così come la mortalità a 30 giorni per gli interventi chirurgici per tumore al colon. In ripresa le colecistectomie laparoscopiche, così come il livello di aderenza della chirurgia generale. Tra il basso e il molto basso anche l’area di gravidanza e parto, dove i parti cesarei si attestano al 43,3 per cento. E sempre nell’Azienda Ruggi si conferma una eccellenza la chirurgia generale del Fucito di Mercato San Severino. Brutte notizie invece per nefrologia e sistema cardiocircolatorio tra il basso e il molto basso. Valori di alta qualità , infine, per il cardiocircolatorio e le fratture al femore a Cava. Male invece l’area la chirurgia generale, quella oncologica e il respiratorio.