Una gestione aziendale definita “fallimentare” e un clima lavorativo insostenibile sono stati al centro della conferenza stampa tenuta questa mattina da Mario Polichetti, responsabile nazionale Sanità e Politiche sociali dell’Udc, presso il bar Verdi di Salerno. Polichetti ha lanciato un duro atto d’accusa nei confronti dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” e del suo manager, Vincenzo D’Amato, chiedendone le dimissioni.

“Da quando è arrivato, il manager D’Amato è riuscito nell’impresa di svuotare il “Ruggi” dei suoi professionisti migliori, creando un clima di terrore e penalizzando chiunque osi esprimere un’opinione diversa dalla linea ufficiale”, ha dichiarato Polichetti.

Un esempio emblematico di questo clima sarebbe, secondo Polichetti, il procedimento disciplinare avviato contro il dottor Giuseppe Allegro. “Il dottor Allegro è stato punito solo per aver avuto il coraggio di opporsi al pensiero unico che vige attualmente in questa Azienda”, ha affermato.

Polichetti non ha risparmiato critiche all’organizzazione generale del “Ruggi”, citando anche il “caso Coscioni” come una dimostrazione delle carenze gestionali e strategiche dell’ospedale. “È chiaro che questa Azienda è priva di una visione per il futuro e di una gestione all’altezza della sua missione. Non si può continuare a mortificare così la sanità pubblica”, ha aggiunto.

L’ex primario del “Ruggi”, che ha deciso di lasciare l’Azienda anche a causa di queste problematiche, ha concluso il suo intervento con un appello: “È necessario un cambio di rotta immediato. Chiedo che il manager D’Amato lasci il suo incarico per permettere una ricostruzione basata su trasparenza, competenza e rispetto per i professionisti che ogni giorno si sacrificano per i pazienti”, ha concluso.

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