Giovani, cultura, religione, ossessioni e famiglia, vizi e volgarità del contemporaneo
“L’ESSERE & L’UMANO”
7 spettacoli, tra cui l’omaggio a Campanile e Ruccello, inoltre la presenza internazionale di Antonio Rezza
Teatro Comunale Diana/Nocera Inferiore (SA) – Stagione 2025
Parte la stagione 2025 de L’Essere & L’Umano, rassegna di Artenauta Teatro Aps, un concept project di 7 spettacoli, dal 10 gennaio al 30 maggio. Tanti i temi del nuovo cartellone: giovani, cultura, religione, ossessioni e famiglia, vizi e volgarità del contemporaneo. In più, l’omaggio ad Achille Campanile e la presenza di big del teatro internazionale come Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Come sempre il progetto ideato dalla direttrice artistica e regista Simona Tortora, analizza la società con piglio antropologico, senza mai dimenticare gli strumenti necessari e potenzianti dell’ironia, del divertimento e del grottesco. Gli eventi prevedono l’organizzazione di Giuseppe Citarella e il patrocinio del Comune di Nocera Inferiore. Quest’anno uno degli spettacoli (la data del 22 febbraio, con la Compagnia Odemà) è sostenuto dal Teatro pubblico Campano. Gli spettacoli della rassegna “L’Essere & L’Umano” si terranno alle ore 20.45, al Teatro Comunale Diana di Nocera Inferiore (Sa). Tutti gli spettacoli sono inediti in Campania, tranne il progetto proposto da Rezza.
«Come guarda a noi esseri umani, alla nostra società, il teatro? Cosa ci racconta il teatro attraverso il suo punto di vista? Queste domande aprono gli scenari più interessanti; la capacità del teatro di raccontarci attraverso il suo sguardo è talvolta più efficace dei nostri stessi occhi – spiega la direttrice e regista Simona Tortora – Spesso accusiamo una cecità intellettuale e sentimentale che non ci fa procedere in avanti ma ci rallenta, ci stoppa e purtroppo ci fa compiere passi indietro. Il teatro essendo un visionario, saggio, libero, ci dà appuntamento per vederci attraverso i suoi caleidoscopici occhi, e nella sua modalità ci farà divertire, emozionare e chissà magari levare qualche diottria».
Il cartellone 2025. Si parte il 10 gennaio con “La Sparanoia”, di Niccolò Fettarappa, con Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri, per la regia di Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri, con il contributo intellettuale del noto scrittore Christian Raimo. I pluripremiati Fettarappa (Premio In-Box 2021, Premio Direction Under30 2020, Premio critica Nolo Fringe Festival, Premio Italia dei visionari, finalista al Premio Rete Critica 2022 e al Premio Riccione 2023) e Guerrieri (vincitore Direction Under 30, InBox 2021, Premio Critica NoloFringe, Miglior Spettacolo del Festival Inventaria 2023) indagano il peso del mondo che grava su “i giovani” ormai addomesticati. Una generazione che preferisce, alle strategie d’attacco, le previsioni meteo e i lavaggi delicati. Una buona dose di ironia per raccontare la politica e la società di tutti i giorni. La Sparanoia è il grido perforante che muore in gola, è il pianto dei serial killer narcolettici e dei bolscevichi da divano. L’opera è stata segnalata da critici e addetti ai lavori, tra cui il progetto di ricerca e divulgazione culturale e filosofica Tlon.
Il 7 febbraio va in scena “MarrazZarra”, di Pietro De Silva. Con Giovanni Marra e Leonardo Zarra. Regia Pietro da Silva. Aiuto regia: Lorenzo Rossi. La storia di due attori sfortunati e squattrinati alla costante ricerca dell’idea originale e del copione perfetto che possa svoltare la loro vita. I due cercano di sopravvivere tra provini falliti, litigi continui e momenti di amicizia e tenerezza. Uno spettacolo pieno di comicità irriverente ma anche di momenti di amara riflessione. Lo spettacolo è stato candidato al Roma Comic Off 2024.
Il 22 febbraio tocca a “A Tua Immagine” di Davide Gorla, con Enrico Ballardini, Giulia D’Imperio e Davide Gorla (Compagnia Odemà). Uno scatenato terzetto di personaggi e di attori invade la scena all’interno di una drammaturgia visionaria, in cui gli uomini interrogano la propria storia, il retaggio delle culture irrigidite, le mistificazioni operate sul nome e in nome di Dio, e dove invece, chi umano non è, mostra improvvise debolezze, cedimenti e calcoli di parte. Una messa in scena che evoca i linguaggi del cabaret e del pastiche comico, raccogliendo e rilanciando suggestioni di Saramago, Goethe, Milton e Pessoa. Lo spettacolo ha avuto la segnalazione speciale Premio Scenario 2009, inoltre è Premio Dello Spettatore 2010, Premio Argot Off 2011 – Playfestival 2.0 2014.
Giro di boa, il 7 marzo con il ritorno in scena di una delle opere più iconiche del teatro internazionale, “Pitecus” di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, con Antonio Rezza. Assistente alla creazione Massimo Camilli. Uno spettacolo che analizza il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni: laureati, sfaticati, giovani e disperati alla ricerca di un occasione che ne accresca le tasche e la fama, pluridecorati alla moralità che speculano sulle disgrazie altrui, vecchi in cerca di un’identità che li aiuti ad ammazzare il tempo prima che il tempo ammazzi loro, persone che tirano avanti una vita ormai abitudinaria, individui che vendono il proprio corpo in cambio di un benessere puramente materiale, esseri che viaggiano per arricchire competenze culturali esteriori e superficiali. Un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato. Rezza e Mastrella sono Leoni d’oro alla carriera per il Teatro 2018 alla Biennale di Venezia.
Si passa al 4 aprile con “Affogo”, di Dino Lopardo, con Mario Russo (nominato all’Ubu 2024 come attore o performer under 35) e Alfredo Tortorelli, per la regia Dino Lopardo. Nicholas, il protagonista, vive in un ambiente familiare soffocante con degli zii dalla mentalità provinciale. Sogna di diventare un campione di nuoto, nonostante la sua paura dell’acqua, legata a un trauma d’infanzia. L’opera invita a riflettere su come la società e la famiglia possano influire sullo sviluppo della personalità e sulla capacità di riconoscere e regolare le proprie emozioni.
Il cartellone chiude con due spettacoli prodotti dalla Compagnia Artenauta Teatro. Il 16 maggio, “Cuore di Mamma”, con la drammaturgia e la regia di Antonello Ronga, ispirate dal testo “Mamma” di Annibale Ruccello: la storia di un’unione tra una madre e un figlio prende vita con le parole della nuova drammaturgia napoletana, un racconto attuale che emoziona e che vuole indagare visceralmente nel conflitto di uno rapporto. Mentre il 30 maggio è di palco “Alla Fine ci arrivano tutti”, liberamente ispirato a “Il Povero Piero” di Achille Campanile, con la drammaturgia e regia di Simona Tortora: una commedia dell’equivoco, dove emerge un’esplosione di personaggi dopo la morte del protagonista, ritmati da un andirivieni di parenti e amici portatori di un ipocrita perbenismo di circostanza, oltre che di volgarità e vizi scanditi da raffinata e graffiante ironia.
«Come ogni anno, Artenauta conferma il suo impegno per portare a Nocera inferiore, in un orizzonte moderno e contemporaneo, un Teatro di qualità – spiega Giuseppe Citarella, che si occupa dell’organizzazione – La proposta di Artenauta vedrà in cartellone spettacoli inediti e rivisitazioni, in chiave contemporanea, di opere classiche che vanno ad arricchire la proposta teatrale della città».
Il sindaco di Nocera Inferiore Paolo De Maio si dice entusiasta: «Sosteniamo con convinzione la proposta culturale di Artenauta, che compie un doppio di lavoro, sia di preparazione e realizzazione di spettacoli teatrali di grande rilievo che di antenna vigile e sensibile in grado di portare in città artisti e pieces di alto profilo. Grazie a Simona Tortora e alla sua associazione abbiamo una proposta teatrale contemporanea, che si aggiunge come fondamentale nel panorama dell’offerta culturale alla città».
A fargli eco l’assessore alla Cultura Federica Fortino: «Siamo felici di poter accogliere anche per quest’anno l’iniziativa della rassegna L’essere e l’umano, che rappresenta ormai uno dei capisaldi dell’offerta culturale per la nostra Città. Ringrazio Simona Tortora e l’associazione Artenauta per l’importante ruolo che svolge, portando in una comunità come la nostra proposte teatrali di respiro nazionale e internazionale».
Il progetto è inoltre sostenuto dagli sponsor: Sautech group, Azienda vinicola Corvée, Centro polidiagnostico D’agosto, Consar – spa, Inserbo – srl, Pasticceria celentano, Gioelleria Rifio e co, Pizzeria Wip, L’Occhialaia, Finmat – srl, Accerta spa, Buscetto – costruzioni meccaniche