I militari del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare reale
emessa dal Tribunale di Palermo con la quale è stato disposto il sequestro di beni fino alla concorrenza di oltre
220 mila euro nei confronti di un artista, noto cantante neomelodico palermitano, risultato sconosciuto al Fisco e
facente parte di un nucleo familiare percettore di reddito di cittadinanza.
L’attività di polizia giudiziaria è l’esito di una complessa verifica fiscale eseguita dai finanzieri del 2° Nucleo
Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo con la quale sono stati ricostruiti i redditi conseguiti dall’artista
tra il 2016 e il 2022. Il cantante, che nel corso degli anni era stato destinatario di misure di prevenzione personali
di cui all’art. 3 del D.Lgs 159/2001 (divieti del Questore: divieto di accompagnarsi a soggetti socialmente
pericolosi), e al quale in diverse occasioni era stato proibito di esibirsi dal vivo, pubblicizzava attraverso i propri
profili social centinaia di concerti e feste private con le sue performance, palesando una professionalità e
abitudinarietà nelle prestazioni senza tuttavia aver mai aperto una partita iva. Era inoltre molto attivo su siti ed
App di settore ove nel tempo aveva caricato diversi album e video musicali.
Proprio i profili social sono stati utili alle fiamme gialle per la ricostruzione dei compensi percepiti quantificati in
quasi 850 mila euro in 6 anni di attività. Inoltre per le annualità 2018, 2019 e 2021, stante l’entità del giro di
affari realizzato, l’artista si sarebbe reso responsabile del reato di omessa dichiarazione dei redditi e per questo è
stato denunciato alla Procura della Repubblica di Palermo che ha proposto al Tribunale l’applicazione della
misura ablativa del sequestro per equivalente in relazione alle imposte mai versate.
Infine, collateralmente alle attività fiscali, i finanzieri hanno approfondito la posizione del nucleo familiare del
professionista, constatando che il padre aveva percepito il reddito di cittadinanza dal 2019 al 2022 beneficiando
di sussidi per quasi 40 mila euro. Infatti il predetto aveva inserito in sede di domanda di accesso al beneficio
anche il figlio indicandolo quale “disoccupato”. Per questa circostanza anch’egli è stato segnalato all’Autorità
Giudiziaria palermitana, la quale ha disposto anche nei suoi confronti il sequestro per equivalente dei sussidi
illecitamente percepiti.
Nel corso delle perquisizioni locali e personali, eseguite tra le province di Palermo e Napoli, sono stati
sequestrati Rolex, preziosi e denaro contante.
L’operazione svolta rientra tra i compiti istituzionali propri della Guardia di Finanza quale polizia economico –
Referente: Ten.Col. Danilo Persano – Comandante del Gruppo Palermo; Contatti: 3294106585
finanziaria costantemente impegnata nella lotta all’evasione fiscale, nella tutela della spesa pubblica nazionale e
volta all’individuazione ed al contrasto delle condotte illecite contraddistinte da un forte disvalore sociale.
Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase
di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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